Esame del dna per dare
un nome al corpo senza vita riaffiorato in Trebbia
28 Agosto 2023 02:33
È stata sottoposta ad un primo esame esterno la salma trovata nel tardo
pomeriggio di sabato nel fiume Trebbia, tra la località la Noce e Mamago
Sotto di San Nicolò.
Il medico legale che ha esaminato il cadavere ha potuto rilevare con un buon margine di sicurezza che il corpo non presentava segni che potessero lasciar supporre ad una morte violenta. Il cadavere non presentava infatti fori prodotti da proiettili, ferite provocate da lame, contusioni prodotte da percosse.
È stata quindi avviata la procedura per estrapolare il dna dell’uomo, che potrà così essere comparato con quello di famigliari di persone scomparse nella nostra o in province limitrofe.
Sarà una procedura che richiederà un certo lasso tempo, sperando che possa portare a dare un nome e un cognome alla salma.
Il cadavere era stato notato da un gruppo di campeggiatori mentre era semisommerso nelle acque del Trebbia, a poca distanza dal ponte Paladini. Il lungo periodo in cui il è rimasto nell’acqua lo ha però reso non identificabile.
Si sa solo, per il momento, che appartiene a un uomo di carnagione bianca, dell’apparente età di circa 50 anni.
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