“Al Polo riabilitativo di Fiorenzuola disagi per i pazienti e servizi al minimo”

13 Settembre 2023 09:58

Da oltre vent’anni, quasi un terzo della sua vita, convive con la carrozzina. E’ un utente della sanità piacentina. Tetraplegico, in seguito al trauma subito venne curato all’unità spinale dell’ospedale Verdi di Villanova dove l’ultima volta era tornato qualche anno fa. Di recente è stato ricoverato per circa un mese al polo riabilitativo dell’ospedale di Fiorenzuola, sempre presso l’unità spinale che qui si è trasferita il 22 marzo 2021 e per ora costituisce l’unico reparto attivato. “Non fui d’accordo allora col trasferimento, ma neppure mi opposi – dice oggi questo paziente – perché capivo la necessità di una razionalizzazione dei costi e si parlava allora di maggiori opportunità a Fiorenzuola per la qualità della cura dei mielolesi”.

Ma le cose promesse sulla carta, a due anni e mezzo di distanza, stentano a realizzarsi, come emerso anche nel consiglio comunale sulla sanità tenutosi lunedì sera a Fiorenzuola. “Questa estate è stato il mio primo ricovero a Fiorenzuola e penso sarà l’ultimo. Una delusione su tutta la linea”, confessa questo utente che ha raccolto anche tra altri pazienti malcontento sulla struttura e i servizi. “Non certo sul personale – precisa – che anzi ce la mette tutta”. Abbiamo raccolto la sua testimonianza.

L’Ausl per ora ha preferito non rispondere. In particolare l’utente parla di problemi strutturali che vennero evidenziati da alcuni Comitati fin dall’apertura del ‘polo’: dai sanitari non adatti per tutti i tipi di utenti mielolesi (emiplegici, paraplegici e tetraplegici) con maglioni troppo distanti, lavabo e water troppo bassi, alla mancanza di spazi verdi e di spazi comuni di condivisione (ad esempio una palestra che è appena un terzo di quella che c’era a Villanova) fino alla qualità della mense e alla scarsità di attività sportive per la scadenza della convenzione tra Cip e Ausl. ”Qui – fa osservare l’utente – ci sono persone che stanno ricoverate anche 10 – 12 mesi”.

L’ARTICOLO DI DONATA MENEGHELLI SU LIBERTÀ

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