“Tegamini”, la piacentina influencer dei libri. “I legami la chiave del successo”

14 Settembre 2023 10:35

Nata e cresciuta a Piacenza, Francesca Crescentini è tra le bookblogger più influenti in Italia. Nota con il nome d’arte “Tegamini”, la piacentina, traduttrice e content creator, spopola sui social, solo il profilo Instagram vanta oltre 200mila follower.

Laureata e specializzata all’Università Bocconi, Francesca Crescentini vive a Milano con marito e figli. Spesso torna a Piacenza e in Val Trebbia, luoghi di cui parla anche nei suoi profili social. La content creator sarà tra i relatori del festival del Pensare contemporaneo che approderà a Piacenza dal 21 al 24 settembre. L’incontro, che la vedrà protagonista insieme a Ilenia Zodiaco, è intitolato “Il libro oltre il libro. Trasmettere e condividere la passione per la lettura in senso crossmediale” ed è in programma sabato 23 settembre alle 12 al teatro Gioia.

Come è nato il blog “Tegamini”?
“Ho sempre amato scrivere e fin da ragazza gestivo un blog. Sono stata una bambina molto fortunata perché ho avuto un papà entusiasta dal punto di vista tecnologico e quindi ho sempre avuto a disposizione strumenti per esplorare quel mondo. Dopo la laurea specialistica, mi sono trasferita a Torino per lavorare in casa editrice e ho avuto voglia di creare uno spazio nuovo per raccontare qualcosa che andasse oltre le esperienze personali che raccontavo sul blog. Così, ho creato “Tegamini” perché volevo dare l’idea di un contenitore dove inserire stimoli e curiosità nell’ambito dei miei interessi legati all’industria culturale e pian piano il progetto è cresciuto.

Qual è la chiave per avere successo sui social?

Non c’è una risposta assoluta ma secondo me è importante creare un dialogo e un vero legame con le persone che hanno la stessa passione e che offrono il loro tempo online. Io ho cercato un dialogo attraverso il mio cavallo di battaglia che è la lettura e ora si è creata una community solida, affettuosa e fidelizzata.

Come si fa a diffondere la passione per la lettura in un’epoca in cui la soglia d’attenzione è sempre più bassa?

C’è il falso mito che i ragazzi giovani leggono poco ma non è proprio così. I ragazzi sono esposti a molti stimoli ma hanno anche strumenti in più per restare meno disorientati. Le statistiche dicono che i più giovani leggono molto e hanno anche nuovi spazi in cui chiacchierare di libri. Io li invido per il potenziale di coesione che hanno trovato attraverso alcune piattaforme social. Io scrivo tanto per approfondire e poi uso altri canali social per amplificare il messaggio e arricchirlo. Ogni luogo in cui atterra un contenuto è una tessera in più del puzzle per creare un messaggio e attirare l’attenzione di chi ha tanti stimoli. I social da questo punto di vista funzionano e sono una realtà importante anche per l’editoria.

Con un lavoro autonomo e digitale è più facile conciliare lavoro e famiglia?

Essere flessibili è un vantaggio ma può essere anche un boomerang perché si tende a ricevere e rispondere a richieste in qualsiasi momento. In famiglia ci siamo divisi i compiti, ma l’organizzazione è sempre un allegro caos (sorride).

Che effetto fa essere relatrice al Festival del Pensiero contemporaneo che si svolgerà a Piacenza?

Per me è davvero un grande onore aver ricevuto l’invito. Conosco i curatori Maura Gancitano e Andrea Colamedici, ho grande stima di loro e del loro lavoro. Sono particolarmente contenta di partecipare al festival e farlo “a casa mia” per me sarà una doppia emozione.

IL SERVIZIO DI NICOLETTA MARENGHI

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