Torna lo sport nella scuola d’infanzia. A Piacenza 2.420 alunni coinvolti nel 2022

22 Settembre 2023 15:15

Promuovere fin dai banchi di scuola un’equilibrata attività motoria e corretti stili di vita. Avviare alla pratica sportiva. Contrastare le diseguaglianze sociali, favorendo integrazione e inclusione. La Regione rilancia il proprio impegno per offrire lezioni tenute da laureati in scienze motorie: una proposta educativa di qualità che da quest’anno scolastico riguarderà in Emilia-Romagna non solo le bambine e i bambini delle scuole primarie statali e paritarie, ma anche quelli di 100 sezioni dell’ultimo anno della scuola dell’infanzia statale. A sostenere l’iniziativa i positivi risultati raggiunti nel corso dell’anno scolastico 2022-23. A Piacenza 14 gli istituti scolastici coinvolti con 121 classi dalla 1^ alla 5^ per un totale di 2.420 alunni. 

Frutto della collaborazione con ‘Sport e Salute’, la società dello Stato che promuove lo sport e i corretti stili di vita, e con l’Ufficio scolastico regionale, il progetto “Scuola attiva kids per l’Emilia-Romagna inclusiva”, dopo l’avvio dello scorso anno, viene dunque confermato e rafforzato per l’anno scolastico 2023-2024. Una decisione presa anche dopo i risultati positivi registrati lo scorso anno: nel 2022-2023 quasi 53 mila alunni coinvolti dalla 1^ alla 5^ classe della scuola primaria; 314 i plessi scolastici; 2.640 le classi; 203 i tutor; 25 le Federazioni sportive. Un impegno che, da parte della Regione, si traduce in un finanziamento di 728 mila euro, grazie a risorse provenienti dal Fondo sociale europeo PLUS.

“Tutti devono avere l’opportunità di praticare sport o attività motoria- ha detto il presidente Stefano Bonaccini illustrando oggi, 22 settembre, l’iniziativa in Regione, a Bologna-. A partire dai più piccoli, per i quali una corretta attività fisica può davvero in certi casi fare la differenza.

“La letteratura scientifica attesta che nella scuola dell’infanzia e ancor più nella scuola primaria, la pratica motoria costituisce importante strumento di maturazione relazionale e corporea” – ha dichiarato il direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna, Stefano Versari. 

 

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