“Un lampione che si accende ad ogni nuovo nato”: l’idea delle Famiglie numerose
23 Settembre 2023 17:04
Un lampione che si accende ogni volta in cui un bambino nasce: è l’iniziativa che l’Associazione nazionale famiglie numerose vorrebbe vedere anche a Piacenza, come simbolo del sostegno alla natalità. “Chiediamo alla politica di celebrare la vita anche attraverso azioni simboliche come quello del lampione, già attivato a Bologna”: a parlare è Mariano Aliberti, da pochi mesi presidente della sezione piacentina dell’Associazione famiglie numerose insieme alla moglie Maria Invernici. I neopresidenti sono genitori di quattro figli di età compresa tra 7 anni e 5 mesi.
Il tema della denatalità in Italia è di stretta attualità e un evidente segnale del calo di nascite deriva anche dal fatto che per famiglia numerosa si intendeva quella con quattro figli, ora il numero è sceso a tre. Nel Piacentino le famiglie iscritte all’Associazione sono circa 200. L’articolo 31 della Costituzione italiana recita: “La Repubblica agevola con misure economiche e altre provvidenze la formazione della famiglia e l’adempimento dei compiti relativi, con particolare riguardo alle famiglie numerose. Protegge la maternità, l’infanzia e la gioventù, favorendo gli istituti necessari a tale scopo”. “Nel 2023 riteniamo che questo articolo sia stato disatteso – spiega Aliberti -, sul fronte della maternità le donne spesso sono costrette a fare rinunce sul lavoro. Sul piano economico la richiesta è quella di interventi strutturali, i voucher non bastano. Tra i modelli c’è quello francese dove sono stati introdotti strumenti concreti a sostegno della natalità, un esempio è il quoziente familiare”.
Se l’inflazione pesa sui bilanci degli italiani, si può provare a immaginare quanto incida sulle famiglie numerose ma, prima ancora del supporto economico, l’associazione chiede un cambiamento culturale nei confronti dei bambini in una società in cui si moltiplicano le realtà child-free che vede i più piccoli come un disturbo.
L’Associazione è in dialogo con il Comune di Piacenza ma ha espresso amarezza per recente bocciatura in consiglio della proposta di adesione di Piacenza al “Network nazionale Comuni amici della famiglia”, una rete dei comuni che a livello nazionale intendono promuovere politiche per il benessere familiare sulla base del modello sviluppato dalla Provincia autonoma di Trento. “Bocciare questa mozione va a discapito dei figli” ha concluso Aliberti.
Intento dei neo presidenti, tra le altre iniziative, c’è quella di organizzare seminari aperti alla cittadinanza sul tema dell’educazione.
IL SERVIZIO DI NICOLETTA MARENGHI
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