Lo accusa di maltrattamenti poi ritratta: marito assolto, moglie indagata per calunnia

29 Settembre 2023 02:56

Accusato di aver malmenato la moglie in più di un’occasione è stato salvato dalla moglie stessa che in tribunale ha dichiarato: “Non mi ha picchiato, io non ho scritto quel verbale di denuncia contro mio marito, lo hanno scritto i carabinieri, io ho solo firmato”. Così, lui è stato assolto dall’accusa di maltrattamenti e lei è finita sotto inchiesta percalunnia. Questo l’epilogo di un processo davanti al collegio giudicante composto da Stefano Brusati, Alessandro Rago e Matilde Borgia.
Protagonisti della vicenda una coppia di romeni entrambi trentenni. Il 5 dicembre del 2019 era stato chiamato il 112 perché la donna aveva chiesto aiuto. Sul posto erano accorsi i carabinieri della stazione di Rivergaro. L’uomo infuriatosi per la presenza dei militari si era anche azzuffato con loro e così era stato arrestato nella flagranza di reato di maltrattamenti  e resistenza a pubblico ufficiale. La donna aveva poi raccontato agli inquirenti di essere stata aggredita non solo quel 5 dicembre ma anche in altre occasioni, tuttavia non era mai stata medicata e quindi refertata all’ospedale.
In tribunale è stata chiamata a deporre la presunta vittima che ha ritrattato completamente le accuse di maltrattamenti sottoscritte quattro anni prima. Il pm Daniela Di Girolamo ha quindi tenuto conto della ritrattazione e chiesto l’assoluzione per l’accusa di maltrattamenti per l’imputato. Il magistrato però non ha potuto far altro che trasmettere gli atti alla procura con l’ipotesi di accusa di calunnia nei confronti della donna. L’avvocato difensore Anna Maria Grassi ha a sua volta chiesto l’assoluzione per il suo assistito facendo presente che la moglie non aveva mai riportato contusioni. Il collegio giudicante è tornato in aula, ha assolto per maltrattamenti e condannato a quattro mesi l’imputato per il reato di resistenza a pubblico ufficiale.

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