Nuovo market in via Einaudi, Ponzini: “Molte strutture, ma il mercato non cambia”
25 Ottobre 2023 19:06
“È vero, in effetti ci sono molti supermercati a Piacenza, ma ormai tutti noi abbiamo l’abitudine di recarci nelle grandi strutture di vendita. Non si può invertire questa tendenza, ma occorre offrire sempre più servizi di quartiere. Oggi un residente tra il ponte del Trebbia e via 1° Maggio, per comprare una confezione di pasta o un etto di prosciutto, deve spostarsi in auto. Quest’area è priva di market”. E subito dopo aver illustrato quello che – a detta sua – è un problema registrato nella zona della Veggioletta, ecco la soluzione dell’architetto Carlo Ponzini, responsabile della società C&P Sas: la tanto discussa proposta per la trasformazione di un terreno di 12.700 metri quadrati tra la tangenziale sud e via Einaudi in un supermercato di 2.400 metri quadrati e in un pubblico esercizio di 400 metri quadrati.
Progetto che Ponzini ha presentato oggi pomeriggio nell’auditorium Sant’Ilario in via Garibaldi in un incontro pubblico aperto alla cittadinanza, come tappa di confronto collettivo sull’idea di intervento il cui deposito dell’accordo operativo (detto APP8-Einaudi) è stato autorizzato dalla giunta Tarasconi nelle scorse settimane.
Molti cittadini, però, hanno protestato contro quello che viene ritenuto l’ennesimo market di cui non c’è bisogno. “Si tratta di un progetto di rigenerazione urbana per migliorare la qualità di vita dei residenti – ha obiettato l’architetto Ponzini – non un ulteriore capannone industriale, ma una ricucitura del quartiere attraverso nuovi servizi commerciali”. L’intervento includerebbe infatti il completamento di alcune strade limitrofe per “colmare un vuoto urbano nato da una programmazione degli anni Settanta che prevedeva uno sbocco viabilistico su via Einaudi di tutte le arterie chiuse”. Tra le compensazioni previste, la società punta a “realizzare attività culturali a beneficio del centro storico” nonché a “procedere alla piantumazione di 650 alberi”.
“Il market sarà ecosostenibile – ha garantito Ponzini – con un impianto fotovoltaico di 300 kW che permetterà di assorbire il fabbisogno della struttura di vendita. Si vuole ricreare un ambiente unico tra l’interno e l’esterno. L’edificio sarà costruito con un materiale antismog. L’impatto di purificazione dell’aria grazie a questo cemento innovativo corrisponderà esattamente al beneficio garantito da 160 piante. L’area sarà più pulita grazie al supermercato”.
L’incontro pubblico, alla presenza dell’assessore all’urbanistica Adriana Fantini, ha offerto l’opportunità di conoscere in modo più approfondito il progetto. Entro il 29 ottobre – data in cui decorreranno i 60 giorni dalla pubblicazione dell’avviso di deposito sul bollettino regionale Burert – è possibile trasmettere eventuali osservazioni alla casella email [email protected]. Per l’ipotetico intervento pende la spada di Damocle della ravvicinata scadenza del 31 dicembre, entro la quale va approvato in consiglio comunale, pena la sua decadenza.
Una residente del quartiere ha preso la parola per esprimere la sua contrarietà: “La maggioranza delle persone non vuole un altro supermercato, perché non si tratterà solo di un servizio di vicinato ma porterà i clienti in auto da altre zone di Piacenza”. Patrizia Barbieri, ex sindaco e capogruppo della civica di centrodestra, ha ricordato che “già dal 2017 le associazioni di categoria chiedevano di introdurre una moratoria per fermare le nuove strutture commerciali”, provvedimento che – va ricordato – la precedente giunta comunale aveva varato, salvo poi essere sospeso dal Tar. “Il giardino verticale sul market – ha puntualizzato Barbieri – è finalizzato all’obiettivo di ottenere più parcheggi, e non è una compensazione”. Un’altra cittadina, Vanda Campregher, ha detto che “oltre seicento piacentini hanno già firmato contro questa opera” e che “si tratta di un’area verde inedificata, non degradata o abbandonata”. Laura Chiappa di Legambiente ha rilevato che “il consumo di suolo rappresenta un grosso problema per Piacenza, perciò il terreno di via Einaudi potrebbe essere destinato alla riforestazione”.
Ieri, tra l’altro, il Cuav (Comitato urbanistico di area vasta formato da Comune, Provincia e Regione) ha bocciato altri piani edilizi proposti in città per strutture commerciali, uffici e attività produttive, in particolare l’area dell’immobiliare Novella lungo corso Europa e il lotto Galnea alla Veggioletta. Ponzini, però, non teme un semaforo rosso per il suo intervento in via Einaudi: “Non ho questo timore – ha commentato l’architetto ai microfoni di Telelibertà – ma penso solo ad avanzare la mia visione urbanistica per Piacenza”.
IL SERVIZIO DI THOMAS TRENCHI:
© Copyright 2024 Editoriale Libertà
NOTIZIE CORRELATE