Senza immigrazione nel 2042 mancheranno 45mila lavoratori in provincia
06 Novembre 2023 11:42
Nel 2042 la popolazione piacentina crescerà fino ad arrivare a quota 287.500 abitanti. È quanto emerge dalla rielaborazione dell’Ufficio statistica della Provincia di Piacenza dei dati previsionali forniti dalla regione Emilia-Romagna. Un incremento possibile solo se l’immigrazione, sia straniera che da altre zone del nostro Paese, manterrà i ritmi del periodo pre-covid. Neppure l’immigrazione basterà invece ad arrestare il declino della popolazione in età di lavoro, che calerà di circa 7.000 unità. Molto peggiore lo scenario se l’immigrazione, sia straniera che italiana, dovesse arrestarsi. In questo caso la popolazione scenderebbe a 243.000 residenti, che vorrebbe dire 40mila in meno rispetto gli attuali 283.000, mentre la popolazione in età di lavoro calerebbe di ben 45.000 unità.
Il Servizio Statistica della Regione Emilia-Romagna ha da poco pubblicato l’aggiornamento relativo alle proiezioni della popolazione residente per il periodo 2022-2042. I dati restituiscono la stima della popolazione per età e sesso e del bilancio demografico a diversi livelli territoriali. La base di partenza è la popolazione per sesso, singolo anno di età e comune di residenza calcolata al primo gennaio 2022 (fonte Istat) e le previsioni sono state formulate considerando cinque differenti scenari.
Nel caso lo shock congiunturale provocato dalla pandemia da Covid non abbia effetti a lungo termine, la popolazione residente in provincia di Piacenza è prevista aumentare dell’1,4%, che significa 287.491 residenti nel 2042, circa 4mila in più rispetto al primo gennaio 2022.
Secondo le proiezioni regionali, nel 2042 la popolazione piacentina – in base allo scenario di riferimento – riuscirebbe quindi a superare solo di poco (circa mille residenti) i livelli pre-pandemici, mentre nello scenario ad alta immigrazione – nell’ipotesi cioè di una ripresa dei fenomeni migratori conosciuti nel primo decennio 2000 – toccherebbe quota 305mila (+7,6%, pari ad oltre 21mila abitanti in più rispetto al 2022). Al contrario, senza migrazioni si verificherebbe una perdita di 40mila residenti. Restando nell’ambito dello scenario più plausibile, quello di riferimento, e osservando le diverse componenti della popolazione, nel 2042 avremo circa 4mila maschi in più (+2,8%, 143.237), mentre le femmine saranno numericamente le stesse del 2022 (+0,1%, 144.254). Dal punto di vista delle classi di età, i bambini e i giovani di età compresa tra zero e 14 anni saranno invece a quella data circa 2mila in meno (-5,1%, 33.355), ed inoltre si ridurranno di quasi un migliaio le donne in età feconda (15-49 anni, 53.360).
Relativamente alla popolazione anziana con 65 e più anni, infine, l’ambito piacentino conoscerà – nello scenario di riferimento – un aumento del 18,4%, oltre 13mila persone in più, che arriveranno quindi ad incidere sulla popolazione totale per il 29,3% nel 2042. In questo contesto, i 65-74enni cresceranno di 7.400 unità (+22,7%), mentre gli over 75 aumenteranno di 5.700 unità (+14,8%). L’indice di vecchiaia – il numero di anziani per 100 giovani residenti – è previsto in tal modo salire da 202,1 nel 2022 a 252,2 nel 2042. Nello scenario ad alta sopravvivenza la popolazione anziana piacentina è data ulteriormente in crescita, altre 7mila unità per un incremento totale di 20mila persone (+28,2%), delle quali 11.500 solo tra gli over 75 (+30,2%).
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