Rincari parcheggi e piazza Cittadella accendono il consiglio comunale

20 Novembre 2023 17:54

“Ne ho parlato io qui in consiglio comunale della nota dell’Anac su piazza Cittadella, siamo trasparenti, questa cultura del sospetto costante di ‘chissà che cosa c’è sotto’ a me non appartiene. E i parcheggi a pagamento non aumentano necessariamente dall’1 gennaio, ma solo se prima verrà firmato l’addendum, cioè l’accordo con il concessionario”. Così il sindaco Katia Tarasconi ha ribattuto oggi in aula alla minoranza che è tornata all’attacco sul Piano di riequilibrio economico-finanziario (Pef), varato a fine luglio, dell’appalto assegnato nel 2012 a Gps (Global parking solutions) per la realizzazione del parcheggio interrato di piazza Cittadella, la riqualificazione dell’area in superficie e la gestione della sosta a pagamento.
Massimo Trespidi (lista civica Barbieri-Liberi) ha esibito la nota di Anac (Autorità nazionale anticorruzione) che il 19 ottobre chiede al Comune “una relazione di accompagnamento che evidenzi il percorso motivazionale delle modifiche apportate al Pef”. “Per fare una relazione servono dei mesi?”, ha domandato ruvidamente Trespidi alla giunta polemizzando con Gps definito “un interlocutore a cui interessa avere in gestione i parcheggi di superficie dove fa il business, mentre è tutto da dimostrare che gli interessi fare il parcheggio interrato, anche perché l’addendum non è ancora stato firmato, il che vuol dire che non ha ancora messo sul tavolo le garanzie bancarie”. Il riferimento è provvedimento amministrativo da approvare per recepire le modifiche al Pef e rimettere su un binario operativo l’appalto del 2012 rimasto sin qui al palo per quanto riguarda il parcheggio.
“Modifica del Pef che già grava sui cittadini, visto che dal 1 gennaio aumenteranno le tariffe dei parcheggi da 1,05 a 1,50 euro all’ora”, ha insistito Trespidi spalleggiato dalla capogruppo Patrizia Barbieri, secondo cui nell’appalto di piazza Cittadella “l’interesse pubblico lo vedo sempre di meno, non ho ancora capito se il concessionario ha sanato le posizioni debitorie”. A rincarare la dose è stato Luigi Rabuffi (ApP) che ha addebitato all’amministrazione di non avergli fornito la nota di Anac riferita da Trespidi, da lui formalmente richiesta con apposita istanza di accesso agli atti l’8 novembre. “Significa che c’è sotto qualcosa, penso che qui il gioco sia molto sporco”, si è detto sdegnato Rabuffi definendola “un’offesa a tutti noi consiglieri”.
“Mi dispiace se c’è stato un errore”, ha riposto il sindaco nel frattempo documentatasi, sentendosi di assicurare che la mail degli uffici abbia fornito a Rabuffi tutto quanto richiesto, e rispedendo al mittente la “cultura del sospetto”. Quanto alle nuove tariffe della sosta, “non entrano in vigore fino a quando non viene firmato l’addendum. Sarò firmato? Spero di sì. Può essere che non venga firmato? Può essere. Noi siamo convinti della bontà del percorso fatto sin qui e entro metà dicembre è il tempo massimo che ci siamo dati, stiamo facendo tutto quello che riteniamo debba essere fatto per poter andare presto in commissione con l’addendum, attenti però a mettere l’ente al riparo da ogni ripercussione. Se poi la firma non arriverà, ci sarà un motivo: vorrà di dire che il parcheggio non si farà e le tariffe non aumenteranno”.
Sulle richieste di Anac, “sono a garanzia nostra, siamo contenti che Anac ci dica che cosa bisogna fare”, ha chiarito Tarasconi, “stiamo cercando di sistemare qualcosa che viene da lontano e che ha portato con sé complicazioni ed errori fatti per anni, se si riteneva che non ci fosse l’interesse pubblico bisognava fare il recesso: non è stato fatto perciò noi ci siamo trovati di fronte a una situazione da gestire nel migliore dei modi, per essere esenti da colpe e da rinfacci, spero che si riesca ad arrivare alla fine”.
“La pubblica amministrazione non è che non vuole, ma non può risarcire sportivi con cui non ha avuto nessun contatto”. Il sindaco Katia Tarasconi ha replicato così oggi in consiglio comunale alle polemiche sollevate da Sara Soresi (FdI) sul mancato accoglimento delle richieste di rimborso inoltrate in municipio da partecipanti lo scorso settembre alla tappa piacentina del giro d’Italia gara di handbike annullata all’ultimo momento per carenza di personale di vigilanza sul percorso. Responsabilità addebitata dagli organizzatori al Comune, viceversa da quest’ultimo che già in aula, carte alla mano, per voce dell’assessore allo sport Mario Dadati  aveva addebitato alla associazione Seo la colpa dell’annullamento e l’onere dei risarcimenti delle spese di trasferta e di soggiorno versate da concorrenti della gara del giro d’Italia per atleti diversamente abili.
“Devi avere una pezza giustificativa quando usi soldi pubblici”, ha osservato il  sindaco, “il Comune non ha alcun contatto diretto con quelle persone, ce l’ha avuto solo con l’organizzatore, gli sportivi è a lui che hanno versato la quota di iscrizione e devono rapportarsi solo con lui. Non è vero che il comune non vuole: non può”.
“La possibilità giuridica per i rimborsi c’è, il Comune si faccia fare una cessione di credito”,  ha ribattuto Soresi polemizzando (“Il rispetto istituzionale non esiste”) con l’uscita dall’aula da parte della sindaca.

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