Richiami acustici vietati: due cacciatori denunciati dai carabinieri forestali
22 Novembre 2023 11:17
Nei giorni scorsi i carabinieri forestali hanno effettuato diversi controlli sull’attività venatoria tra la Val Trebbia e l’Alta Val Tidone. I controlli hanno interessato in particolare appostamenti fissi di caccia e cacciatori vaganti nei comuni di Alta val Tidone, Zerba, Bobbio e Coli. Le verifiche hanno riguardato principalmente, gli appostamenti fissi di caccia, che in provincia di Piacenza sono ventidue, tutti gestiti da cacciatori provenienti dalla Lombardia. In alcuni di questi, lo scorso anno, sono state riscontrate diverse irregolarità. Nella caccia con appostamento, i cacciatori rimangono occultati all’interno di un capanno, attorno al quale vi sono degli alberi e vengono collocate delle gabbie con richiami vivi che attirano, cantando, i congeneri in migrazione che appartengono a specie quali i tordi bottacci, i tordi sasselli, i merli e le cesene. Nei controlli dei richiami vivi i militari sono stati coadiuvati da ornitologi accreditati inanellatori dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) e da veterinari.
“Durante il servizio – si legge nella nota – i militari hanno deferito all’Autorità giudiziaria due soggetti intenti a effettuate l’attività venatoria con mezzi non consentiti. I cacciatori sono stati sorpresi ad utilizzare dei richiami acustici, e cioè dei riproduttori artificiali del canto degli uccelli, strumenti vietati dalla normativa e il cui utilizzo è penalmente sanzionato, che amplificano ed aumentano di molto la possibilità di abbattere avifauna di passo. Molto particolare la modalità di occultamento dei registratori, collocati in una cavità appositamente ricavata, a circa cinque metri di altezza su un tronco d’albero capitozzato. Solo l’esperienza e la determinazione del personale ha permesso di individuare le apparecchiature nascoste che venivano attivate con un telecomando. In conseguenza della condotta illecita i carabinieri forestali hanno proceduto al sequestro dei fucili, del munizionamento e degli esemplari, circa una quindicina di tordi merli e cesene, cacciati di frodo.
L’impegno dei militari non si è limitato al contrasto degli illeciti venatori, in ambiente forestale si è proceduto anche a sanzionare amministrativamente otto motociclisti che transitavano al di fuori dei percorsi consentiti per un importo totale pari a 800 euro.
Continua l’attività dei carabinieri forestali sul territorio a contrasto e nella prevenzione di ogni forma di illegalità a danno degli ecosistemi naturali e della biodiversità”.
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