Il bar della stazione di Fiorenzuola di nuovo operativo con i biglietti

05 Dicembre 2023 04:33

Alla stazione di Fiorenzuola, Il treno fa tremare la porta del bar che dà sul binario uno, ma nessuno ci fa caso, perché grazie al bar di Cristina Rossati e Walter Corvi, anche una stazione diventa un più ospitale.

Tutto intorno al bar è movimento, dai pullman che attraversano viale Marconi ai treni che partono al binario uno ma dentro, il tempo si ferma, il sorriso di Cristina e la sicurezza di Walter diventano “casa”, per un caffè, prima che il treno parta.

“La sveglia suona alle quattro del mattino e il bar apre alle cinque – ha raccontato Cristina-  c’è sempre un gran viavai, specialmente nella settimana che precede lo scadere degli abbonamenti, in quel caso si crea una gran fila”.

Da una decina di anni circa, da quando la biglietteria della stazione è stata soppressa, il bar di Cristina e Walter ne fa le veci, oltre a stampare biglietti ed abbonamenti, condivide informazioni di servizio ai clienti per poterli aiutare in ogni eventualità: “C’è sciopero, ma se deve andare a Piacenza può prendere il pullman che parte a momenti”- Cristina ad una cliente un po’ disorientata, che alla fine, ci rinuncia, e si fa un caffè.

Al bar della stazione la cordialità non manca mai, le brioches e un buon caffè nemmeno, è capitato che mancasse la carta per stampare i biglietti questo sì, ma non per colpa loro: “Abbiamo fatto l’ordine ad agosto, quando le scorte dei biglietti stavano per finire- ha raccontato Walter- ma la carta non arrivata, siamo stati senza per due mesi, per noi è stato un disagio e lo è stato anche per i clienti che per fare il biglietto, hanno potuto far affidamento solo sulle macchinette della stazione, che non tutti però, sanno usare in modo autonomo e in più sono lente e non sempre funzionanti. La tabaccheria del paese ci ha aiutati passandoci la carta, nessuno delle ferrovie, nessun tecnico ci ha dato una risposta per risolvere il problema, abbiamo contattato il sindaco, poi il consigliere di minoranza Nando Mainardi, con l’aiuto di tutti loro, il problema ora si è risolto”.

“Facciamo questo mestiere ormai da quasi quarant’anni io e mio marito Walter- ha affermato Cristina- era l’ottobre del 1984 quando abbiamo iniziato, dietro a questo bancone, ho passato anni bellissimi ed ho coltivato tantissime amicizie”. Conclude  “Cerchiamo di ascoltare i clienti, diversi di loro sono abituali, altri vengono per fare colazione e scambiare due chiacchiere, condividono con noi momenti di sconforto, menti di gioia. Condividono momenti di vita”.

 

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