Analisi dei Ris a Niviano. Bruzzone: “Troppi dubbi, Carella incongruente”
05 Dicembre 2023 13:37
E’ stato riaperto questa mattina alle 9.30 l’appartamento di via Monti a Niviano dov’è morto Paolo Troccola, ucciso da almeno 30 coltellate secondo quanto riscontrato dall’autopsia. L’operaio era stato trovato senza vita la sera del 9 novembre scorso. Presenti questa mattina i carabinieri del Ris di Parma, il Reparto investigazioni scientifiche, per accertamenti irripetibili.
Sul posto anche la criminologa e psicologa forense Roberta Bruzzone in qualità di consulente di parte, nominata dalla difesa. A Niviano è arrivato anche Domenico Rampino, nonno di Emanuele Carella, il 21enne incriminato di omicidio volontario.
I legali difensori avevano rilevato discrepanze tra il racconto dell’indagato e quanto emerso dalle indagini.
“La scena di un crimine così efferato è incompatibile con le dichiarazioni fornite dal nostro assistito”, spiegano al termine del sopralluogo Bruzzone e l’avvocato Maurizio D’Andrea, difensore di Emanuele Carella. “Le tracce riscontrate questa mattina sono estremamente interessanti. La dinamica non si concilia infatti con quanto detto da un reo confesso. Perché dunque Carella non sta raccontando tutto, posto che ha ammesso responsabilità così gravi? Non escludiamo ci fosse anche un’altra persona quella sera. O che non sia stato addirittura lui a compiere l’omicidio”.
Bruzzone e D’Andrea sono andati nella tarda mattinata anche alle Novate per un colloquio con Carella in carcere.
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