Affidamento in prova revocato: ora deve fare quattro anni di carcere
07 Dicembre 2023 00:57
Affidato in prova a servizi sociali al posto del carcere, perché condannato a 4 anni in via definitiva, un italiano 47enne in occasione di un episodio che aveva portato all’arresto di un marocchino si era rifiutato di mostrare i propri documenti alla polizia.
L’episodio era avvenuto alla periferia di Piacenza lo scorso 7 ottobre: l’altro giorno l’epilogo della vicenda. Il rifiuto di mostrare documenti alla polizia è costato al 47enne una disposizione del giudice che gli ha revocato l’affidamento in prova ai servizi sociali.
La squadra mobile ha così raggiunto l’abitazione dell’uomo cui è stato notificato l’ordine di carcerazione. Subito dopo l’uomo ha preparato il bagaglio ed è stato accompagnato dalla polizia nella casa circondariale delle Novate, dove sconterà i quattro anni che gli erano stati inflitti per vari reati commessi negli anni scorsi a Piacenza: spaccio, falso e ricettazione.
Lo scorso 7 ottobre le volanti di polizia stavano attendendo sotto casa un cittadino marocchino che si era allontanato dagli arresti domiciliari, provvedimento a cui era stato sottoposto perché accusato di rapina. Il marocchino invece di starsene in casa se ne era andato in giro ignorando la misura detentiva. La polizia da tempo teneva sotto sorveglianza la casa per contestargli le ripetute assenze, ma senza mai trovarlo.
Finalmente il 7 ottobre gli agenti delle volanti lo hanno visto rincasare e sono intervenuti.
Quando rientrando il nordafricano ha notato che la pattuglia era sotto alla casa, deve aver intuito che i poliziotti erano lì per lui: si è così infilato di corsa nella tromba delle scale, ma è stato subito fermato.
Il marocchino ha allora cominciato a inveire e a scalciare all’indirizzo dei tutori dell’ordine che si sono visti costretti ad arrestarlo con l’accusa di evasione e resistenza a pubblico ufficiale.
In quell’occasione la polizia aveva chiesto al 47enne – conoscente del marocchino fermato – i documenti, il rifiuto gli era costato subito una denuncia per rifiuto di declinare generalità a pubblico ufficiale e successivamente la revoca dell’affidamento in prova da parte del giudice.
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