Nidi gratis, i soldi della Regione non bastano. Ci pensa l’Unione montana

29 Dicembre 2023 04:55

La sede dell’Unione montana a Bobbio

Quello della gratuità dei nidi di montagna si rivela ora dopo ora un rebus pesato non poco sui servizi sociali dell’Unione montana alte valli Trebbia e Luretta, che con la giunta dei sindaci ha fatto da materasso alla promessa di settembre della Regione di azzerare le rette.

L’Unione con sede a Bobbio ha dovuto garantire di tasca sua 60mila euro che possano tappare i buchi altrimenti scoperti: i 117mila euro messi sul piatto da Bologna infatti non sono sufficienti, sia perché il servizio va garantito fino a luglio, sia perché i bimbi sono 24 e non 22 e sia perché il calcolo di 500 euro circa di costo del servizio per bambino (come costo del servizio) risulta di gran lunga inferiore a quello effettivo.

Lo sforzo dell’Unione non basta comunque: per questo, gli uffici di via Garibaldi a Bobbio hanno anche sollecitato tramite lettera le famiglie perché richiedano il bonus nido Inps – fondi statali – e possano così arrivare con i fondi di Regione e Unione all’abbattimento delle rette, l’obiettivo dal quale restano comunque esclusi gli Isee sopra i cinquantamila euro nonostante si volessero premiare e supportare in teoria i residenti in Appennino a prescindere dalla loro condizione economica.

Le rate già pagate di settembre, ottobre, novembre sono state rimborsate intanto ai genitori, sempre con un anticipo dell’Unione montana.

L’ARTICOLO DI ELISA MALACALZA SU LIBERTÀ

© Copyright 2024 Editoriale Libertà