Ricorso contro la bocciatura del piano edilizio: “Danni per almeno due milioni”
10 Gennaio 2024 02:47
Quell’insediamento commerciale “ha tutti i requisiti urbanistici di legittimità”, averlo bocciato equivale a “negarci un sacrosanto diritto di edificazione”.
Gian Guido D’Agostini riassume così i motivi del ricorso che le società Novella srl e Immobiliare Conciliazione srl – fanno capo entrambe a lui anche se formalmente intestate alla moglie – hanno presentato al Tar di Parma per rivendicare quel diritto. Ricorso contro il parere del Cuav che a fine ottobre ha affossato il piano edilizio depositato dalle due società per realizzare nel terreno di 7.500 metri quadrati tra corso Europa, via da Caverzago e via Madre Teresa di Calcutta un supermercato fino a 1.500 mq di superficie di vendita (2.500 totali).
Nel Cuav, il Comitato urbanistico di area vasta che ha decisiva voce in capitolo sull’ammissibilità tecnico-giuridica dei progetti immobiliari, siedono Comune e Provincia e soprattutto la Regione, le cui normative fanno da prioritario riferimento in materia di pianificazione territoriale. Questi tre enti, sia individualmente considerati che nella collegiale veste di Cuav, sono i principali destinatari dell’opposizione legale: il ricorrente chiede l’annullamento del diniego espresso dal Comitato urbanistico di area vasta nonché della delibera con cui la giunta comunale il 12 dicembre scorso ha preso atto di quel diniego. E nei confronti di Cuav e Comune c’è allegata la “richiesta di risarcimento danni patiti e patiendi”, cioè sofferti sin qui e in futuro per la mancata autorizzazione a costruire.
Nel ricorso non vengono espressamente quantificati. È però lo stesso D’Agostini, interpellato sul punto, a stimarli “in via prudenziale” in non meno di due milioni.
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