Il corto che da Lugagnano arriva fino in Cina per diffondere la cultura del dono

12 Gennaio 2024 14:00

“Sevenyfive Bpm”, è il nome del cortometraggio di Gian Francesco Tiramani che sta facendo il giro dell’Italia, sbarcando con le sue presentazioni anche all’estero e presto, arriverà persino in oriente, ovvero in Cina.

Il cortometraggio, prodotto dal Cineclub Piacenza Cattivelli, è stato selezionato da Aido Nazionale che, festeggiando il suo cinquantesimo anniversario, sta diffondendo una campagna di sensibilizzazione alla donazione d’organo in tutta Italia e anche all’estero.

Il corto, è stato “top player” nella programmazione natalizia della Tv belga “RadioCom.tv”, in una trasmissione che si occupa delle comunità italiane all’estero e a breve, verrà presentato anche in Cina, dove purtroppo attualmente manca la cultura del dono di organi.

Uno strumento che si è dimostrato efficace: “Per la prima volta- ha commentato il regista- si è pensato di raccontare una storia vera per sensibilizzare al dono, ovvero la vicenda che ho vissuto in prima persona quando nel 2010 ho trasportato in aereo il cuore di un bimbo del sud Italia ad una bimba del nord; il successo, è da attribuire probabilmente a questa storia di vita vera e testimoniato dai numeri delle persone che hanno partecipato alla presentazione del corto, nel numero delle visualizzazioni che il video ha registrato anche all’estero e soprattutto, dal numero delle persone che dopo aver assistito alla presentazione, hanno effettuato la propria registrazione all’Aido”.

Il corto, verrà presentato anche agli studenti dell’alta Valdarda: “A febbraio – ha annunciato l’assessora alla cultura di Lugagnano Alessandra Gatti– “Seventyfive Bpm” verrà proiettato nelle classi terze della scuola media dell’istituto comprensivo di Lugagnano, Vernasca e Morfasso.

In occasione della trentanovesima edizione del Premio Bontà di Rustigazzo inoltre- ha ricordato l’assessora- “è stato un motivo d’orgoglio per noi, consegnare a Tiramani il riconoscimento d’onore per essersi saputo distinguere attraverso i suoi gesti di bontà, gesti quotidiani – ha concluso l’assessora- che migliorano la comunità e che sono sempre un ottimo esempio.”

 

 

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