Sono cinquanta i piacentini con dolore cronico curati con la cannabis terapeutica

19 Gennaio 2024 06:25

La cannabis sarà sempre più presente (e non ostacolata) nell’uso terapeutico per frenare il dolore cronico. A Piacenza l’Ausl ha in cura una cinquantina di persone. Poi c’è tutta la partita dei medici di famiglia.
La Regione Emilia Romagna ha fatto propria questa linea di indirizzo, per voce
dell’assessore Raffaele Donini (Salute) in risposta alla richiesta del consigliere Federico Amico (Emilia Romagna Coraggiosa), che ha chiesto di lanciare una campagna informativa fra i medici di medicina generale e i pazienti sull’impiego della cannabis.
A Piacenza un primo dato riguarda l’Ausl e la Terapia del dolore, reparto diretto
dal dottor Fabrizio Micheli: “L’utilizzo di questo tipo di terapia con i nostri pazienti – spiega – è ancora limitato, anche se siamo stati tra i primi in Emilia-Romagna ad applicarlo quando è arrivato il via libera della giunta regionale. Al momento i casi trattati sono circa una ventina”.
In Neurologia, sono invece una trentina i pazienti con sclerosi multipla seguiti dal reparto che utilizzano questo trattamento. Anche in questo ambito è prescritta dal medico quando i trattamenti convenzionali non danno risultati soddisfacenti o non
sono più sufficienti a controllare i sintomi indotti dalla progressione della malattia.
La cannabis per uso terapeutico può essere assunta sostanzialmente attraverso due differenti vie: orale e inalatoria.
“Preferisco la formulazione in olio – evidenzia il dottor Paolo Immovilli, neurologo responsabile del percorso di sclerosi multipla – per la maggior biodisponibilità dei principi attivi responsabili dell’azione antispastica. Lo utilizziamo per trattare sintomi della sclerosi multipla soprattutto nei casi di paresi alle gambe associati a rigidità, dolore e urgenza minzionale.

L’ARTICOLO DI PATRIZIA SOFFIENTINI SU LIBERTÀ

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