Borgotrebbia, da capannoni fatiscenti a struttura religiosa al servizio del quartiere
22 Gennaio 2024 04:22
Da capannoni in disuso e fatiscenti a struttura religiosa al servizio del quartiere. A Borgotrebbia, in un’area di tremila metri quadrati – ceduta dal Comune in permuta nel 2021 -, tra la chiesa dei Santi Angeli Custodi e l’autostrada, stanno nascendo un parcheggio da 50 posti auto, un salone di 300 metri quadrati e un altro, collegato, di poco più di 100. Di fatto un secondo oratorio più grande e funzionale di quello attuale, con due saloni per assemblee e stanze con servizi destinate all’ospitalità, nonché un’area verde e una asfaltata per risolvere i problemi e le proteste della sosta selvaggia davanti alla chiesa.
Un’operazione da un milione di euro – anche di più – supportata solo con le forze della parrocchia, quindi dei tanti volti della Provvidenza.
Contrariamente a quelle parrocchie che, mancando preti ma anche di fedeli, si “rimpiccioliscono” sempre di più fino a costringere i vescovi ad accorparle ai “campanili” vicini, a Borgotrebbia si assiste a un fenomeno inverso. E’ come se il piccolo tempio dei Santi Angeli Custodi, negli anni, si sia fatto largo a spallate tra aziende e capannoni, tra la strada principale della frazione, sulla quale si affaccia a sud, e l’Autovini Piacenza-Torino, limite invalicabile a nord.
Il cantiere – a buon punto – oggi va avanti anche se non è prevista una fine. “Sono tutte opere con materiali scelti per durare a lungo – spiega il parroco don Pietro Cesena -. Proseguiamo se abbiamo i soldi per pagarle, non ho intenzione di lasciare debiti al mio successore”. “Stiamo trasformando i capannoni fatiscenti in una casa costruita sulla roccia – lancia una suggestione -, lavorando con l’entusiasmo di chi edifica le cattedrali e ringraziando la provvidenza di Dio per i generosi contributi economici che giungeranno rendendo possibile il completamento dell’opera”.
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