“Cessate il fuoco, fermate il genocidio”. Il grido di pace dei bimbi di Carpaneto

26 Gennaio 2024 04:45

Gli studenti della scuola secondaria di primo grado di Carpaneto hanno dato ieri una dimostrazione corale di pace. Protagonisti sono stati gli studenti delle classi 3B con la docente Laura Guglielmetti e 3C con la docente Sabina Corvi. I gruppi hanno trascorso un paio d’ore a condividere con i compagni delle altre sezioni, il lavoro svolto e la consapevolezza maturata. Insieme, per circa quaranta secondi hanno ripetuto in coro, in inglese e italiano: “Cessate il fuoco! Fermate il genocidio!”. “Il nostro vuole essere un contributo per far arrivare la pace nelle terre del conflitto – spiega Bianca. – Non è un’analisi politica ma un desiderio umano di chi pensa alle vittime che non hanno colpe, bambini come noi, nostri coetanei che soffrono”.

A loro gli studenti piacentini hanno scritto una breve lettera, tradotta in arabo e in inglese. “È un modo per cercare di dar loro speranza, di far loro credere che le cose possono cambiare e la guerra può finire, di ricordare loro che si può tornare a vedere la luce”, racconta Aya. I ragazzi hanno poi recitato a memoria la poesia, in inglese, del poeta e insegnante di letteratura inglese Refaat Alareer rimasto ucciso in un bombardamento a Gaza. Non essendoci una traduzione ufficiale, sono stati gli studenti stessi ad elaborarne una versione italiana. Alcuni di questi versi, sono stati riportati su degli aquiloni.

“Sono il simbolo della libertà e dell’infanzia – dice Arianna. – Ricordandoci dei tantissimi aquiloni che nel 2011 sono stati fatti volare da una spiaggia della Palestina, abbiamo pensato di riprodurre lo stesso oggetto, personalizzandolo”. “Come collegio docenti – conclude la dirigente scolastica Roberta Gulieri – abbiamo deciso di non tacere. Nessuno si è esposto a giudizi politici, si è solo cercato di ricostruire il conflitto”.

L’ARTICOLO DI VALENTINA PADERNI SU LIBERTÀ

© Copyright 2024 Editoriale Libertà