Il colonnello Fuochi porta il Creon a chi non ce l’ha. “Mia moglie è mancata, lo dono”

01 Febbraio 2024 05:15


Ieri mattina alle 8 il colonnello Giovanni Fuochi, ex comandante dell’aeroporto di San Damiano, legge l’articolo di Libertà con l’appello di Luigi Ghia, che parla a nome di tanti che come lui devono assumere più volte al giorno il farmaco Creon, diventato introvabile. Non ci pensa due volte. Contatta la redazione.

Spiega: “Mia moglie Giovanna, scomparsa pochi mesi fa fu operata di carcinoma maligno al pancreas. Per la patologia fu pancreatomizzata ed è sopravvissuta per diciassette anni senza ulteriori conseguenze. Era fruitrice del Creon. La sua scomparsa è stata improvvisa e mi sono ritrovato con una nutrita scorta di quel farmaco ancora sigillata”.

Arriva dritto al punto: vuole farlo arrivare al signor Ghia. Trova il contatto e a mezzogiorno è già a Grazzano: “La giornata è cambiata. Vi ringrazio perché mi avete dato la possibilità di fare qualcosa di giusto”.

L’ARTICOLO DI ELISA MALACALZA SU LIBERTÀ

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