Risse, rapine, bullismo: stroncate dalla polizia bande giovanili, 45 ragazzi coinvolti

07 Febbraio 2024 09:20

 

Sono complessivamente 45 i giovani interessati dai provvedimenti in fase di esecuzione da parte della polizia, nell’ambito di una vasta attività della Questura di Piacenza messa in atto per contrastare alcuni gruppi deviati di giovani, autori nel corso degli ultimi mesi di varie condotte criminali nella zona del centro storico di Piacenza. Si tratta di ragazzi sia maggiorenni che minorenni, italiani e stranieri. Tra di loro anche il leader di un emergente gruppo musicale trap piacentino. E’ stata anche applicata la misura dei Daspo Willy, al fine di proibire loro di frequentare il centro storico, teatro dei gravi episodi.

Attraverso mirati servizi di controllo del territorio e l’analisi dei sistemi di videosorveglianza, sono stati identificati e denunciati a vario titolo per i reati di rapina, rissa, lesioni, porto abusivo di armi, spaccio ed estorsione, complessivamente 19 ragazzi, di cui 6 minorenni.

L’operazione di polizia è scattata alle prime ore dell’alba di mercoledì 7 febbraio e sono in fase di esecuzione sia provvedimenti di perquisizione ed inviti a rendere interrogatorio emessi dalla Procura della Repubblica di Piacenza e dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Bologna, sia misure di prevenzione emesse dal Questore di Piacenza.

L’attività, iniziata dalla Squadra Volanti, è stata poi curata in sinergia con la Squadra Mobile, concentrandosi su numerosi giovani, tutti legati tra loro e resisi autori nel corso degli ultimi mesi di svariati allarmanti episodi.

Gli episodi registrati – In particolare, nel mese di novembre nel centro cittadino si sono registrate diverse risse ed aggressioni tra giovani, che sono state approfondite dagli investigatori della Questura e ricondotte al tentativo di affermarsi sul centro cittadino da parte di un particolare gruppo di ragazzi, legati dalla comune appartenenza ad una specifica sottocultura particolarmente in voga nell’ultimo periodo (ragazzi che condividono e ostentano atteggiamenti da strada, particolari gruppi musicali, capi d’abbigliamento appariscenti ed un linguaggio spesso volgare) con scontri anche violenti con altri soggetti, con cui ingaggiavano liti apparentemente per futili motivi.

Commerciante aggredito – Anche un commerciante del centro è stato aggredito dal gruppo per aver rifiutato il libero accesso nel suo locale ai membri del gruppo, riportando lesioni.
In occasione di un’altra rissa, gli arredi esterni di un altro locale, sedie e panche, erano stati utilizzati quali arme improprie e scagliati contro gli avversari.

Clima di terrore – I soggetti si sentivano di fatto impunibili per le loro azioni, visto il clima di terrore creato tra i coetanei; a riprova, uno dei principali indagati, appreso che poteva esserci un’indagine a suo carico a seguito di un’aggressione, si era presentato in Questura con atteggiamento spavaldo, pretendendo di avere informazioni in materia.

Stupefacenti e armi – Per le mani dei giovani girava sostanza stupefacente, destinata sia al consumo personale che allo spaccio ed armi, quali coltelli e tirapugni, di cui potersi avvalere durante gli scontri. Sono stati messi in atto sequestri e contestazioni anche per sostanza del tipo cocaina, elemento particolarmente allarmante per la diffusione tra ragazzi anche giovanissimi, oltre che di sostanza del tipo hashish.

Perquisizioni e cani antidroga – Nella mattinata sono state svolte perquisizioni locali a carico dei soggetti ritenuti al centro delle attività criminali, alla ricerca di droga, armi e telefonini cellulari per il proseguimento delle indagini. Inoltre, è in corso un approfondito controllo anche con l’ausilio di unità cinofile antidroga di due centri di accoglienza per minori stranieri non accompagnati, alcuni dei quali sono risultati coinvolti negli scontri in questione. L’obiettivo del controllo, svolto d’intesa con i servizi sociali, è quello di verificare l’assenza di armi, droga o beni provento di furto all’interno degli stessi centri.

I giovani coinvolti – Gli approfondimenti investigativi hanno permesso di individuare, inclusi gli indagati, complessivamente 45 giovani, tutti tra loro legati e già gravati da precedenti per reati analoghi commessi nel corso dell’ultimo anno. A carico di tutti sono in corso le notifiche di misure di prevenzione emesse dal Questore di Piacenza su istruttoria della Divisione Anticrimine. In particolare, è stata data ampia applicazione alla misura del Daspo Willy, al fine di proibire loro di frequentare il centro storico, teatro dei gravi episodi. Eventuali violazioni del divieto comporteranno denunce all’Autorità Giudiziaria ed il possibile inasprimento della misura di prevenzione. Un neo-maggiorenne sarà anche proposto al Tribunale di Bologna per l’applicazione della misura della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza.

Nel corso dei mesi precedenti, un altro soggetto legato al gruppo ed attualmente in stato di detenzione per una rapina in concorso commessa lo scorso aprile, era stato già sottoposto alla misura della sorveglianza speciale su proposta del Questore di Piacenza all’esito delle indagini svolte dalla Mobile e dalle Volanti che avevano portato al suo arresto.

Musicista trap piacentino coinvolto – Inoltre, è stato colpito da misura di prevenzione anche il leader di un emergente gruppo musicale trap piacentino, denunciato a seguito di indagini svolte lo scorso anno dalla Squadra Mobile, assieme ad altri tre ragazzi ed indagato per spaccio di droga e contrabbando di sigarette elettroniche.

Delinquenza minorile e le zone coinvolte – L’accurata attività info-investigativa ha permesso di far luce su gravi fenomeni emergenti di delinquenza minorile, che cercavano di strutturarsi in una vera e propria gang organizzata con predominio sul territorio, ma che sono stati individuati dalla Polizia di Stato e dall’Autorità giudiziaria e messi in condizione di non proseguire negli ulteriori intenti criminosi.
E’ stata infatti ricostruita la presenza di un predominante gruppo giovanile operante nel centro di Piacenza, in particolare nella zona Pubblico Passeggio, piazzale Genova, Corso Vittorio Emanuele, via Negri e via IV Novembre.

Daspo – Per quel che concerne in particolare i soggetti che sono stati sottoposti a Daspo dal centro storico di Piacenza, sono state fornite agli equipaggi di tutte le Forze dell’Ordine le informazioni necessarie all’individuazione degli stessi, che se fossero rintracciati in tali zone, sarebbero deferiti alla Procura competente.

L’attività in questione è stata possibile anche grazie alle recenti riforme legislative, che con il c.d. Decreto Caivano hanno dato la possibilità al Questore di sottoporre anche persone minorenni alle misure di prevenzione.

 

IL VIDEO DELLE OPERAZIONI DI POLIZIA

 

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