Piacenza città universitaria, la voce dei giovani: “Servono spazi, aule studio e alloggi”

16 Febbraio 2024 22:14

Dopo il protocollo d’intesa sottoscritto la scorsa settimana a Palazzo Farnese tra il Comune di Piacenza e le quattro università della città – Cattolica del Sacro Cuore, Politecnico, Università degli Studi di Parma e Conservatorio Nicolini – “Nel mirino”, la trasmissione di Telelibertà condotta da Nicoletta Bracchi con il giornalista Thomas Trenchi, ha chiesto ai rappresentanti degli studenti dei quattro atenei piacentini quali siano le loro esigenze.

Fra i tanti temi toccati, quello che ha trovato tutti d’accordo riguarda la biblioteca. “Aprire alle 9 di mattina è troppo tardi” dice Giovanni Guida, rappresentante degli studenti dell’Università Cattolica, trovando conferma nelle parole di Benedetta Milito, della sede piacentina del Politecnico di Milano: “Gli orari sono sbagliatissimi, occorrerebbe anche chiudere più tardi”. È una questione che non riguarda solo le fasce orarie, ma anche gli spazi. Così afferma Greta Brigati del Conservatorio Nicolini: “Soprattutto per gli studenti fuori sede c’è un problema di spazi, faticano a trovare un luogo dove esercitarsi. Dopo due ore che si suona il flauto in un collegio o in un appartamento, i vicini cominciano a lamentarsi”. E avanza allora una proposta: “Perché non trovare uno spazio ai Giardini sonori alla Cavallerizza?“.

L’emergenza alloggi – Allo Spazio Rotative si è parlato anche di alloggi e trasporti. “Io ho trovato l’alloggio ideale su un sito di annunci – racconta Emilio Maddalena, rappresentante del Corso di medicina e chirurgia in lingua inglese – sui maggiori social ci sono gruppi dove si pubblicano annunci, in modo informale, ma più diretto”. “Molti amici usano Telegram – aggiunge Milito – che consente di vedere le foto degli appartamenti”. A Piacenza, per circa 5mila studenti universitari sono disponibili 450 alloggi. In un’intervista video, Sandro Camisa, associato Fiaip, parla di una richiesta in aumento: “Il prezzo va da 350 a 400 euro per una stanza con servizi condivisi, da 650 a 700 euro per un bilocale dignitoso”.

Attenzione al trasporto pubblico – Riguardo ai trasporti, lodato il servizio “Tuobus”, che andrebbe però meglio promosso, Guida afferma che il trasporto pubblico “sarebbe da implementare” e che “le fermate, oltre ad aumentare di numero, andrebbero messe in sicurezza”. Tutti i quattro rappresentanti degli studenti sono poi d’accordo sull’utilità del protocollo d’intesa firmato la scorsa settimana. Auspicano però una maggiore disponibilità all’inclusione da parte dei piacentini, soprattutto riguardo agli studenti stranieri. C’è voglia anche di una città più viva.

Le convenzioni in città – Le associazioni di categoria non stanno però a guardare. Fabrizio Samuelli, direttore di Confesercenti, fa sapere che è in dirittura di arrivo “la Confesercenti card, che potrà dare ai giovani universitari la possibilità di accedere con sconti a negozi e pubblici esercizi, dai pub all’artigianato, fino ai servizi”. “Siamo disponibili – dice – ad ascoltare le esigenze degli studenti”. Allo stesso modo Raffaele Chiappa, presidente di Confcommercio, afferma che partirà un’applicazione, Confcommercio Piacenza, “dove saranno presenti i nostri associati che propongono sconti particolari anche per gli universitari“. Gli studenti hanno avanzato anche la richiesta di un card unica e una piattaforma che racchiudano in modo semplice tutte le opportunità rivolte al mondo universitario nel nostro territorio.
Durante “Nel mirino” è stata trasmessa anche un’intervista all’assessore all’università e ricerca Francesco Brianzi.

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