Ucraina, due anni di guerra: doppia iniziativa a Piacenza con piazze divise sulle armi

24 Febbraio 2024 18:47

Una manifestazione per chiedere “il sostegno costante all’Ucraina da parte dell’Occidente”. Un’altra per dire “sì alla pace, stop alle armi” e, dunque, all’invio di aiuti bellici a Kiev. A due anni dall’invasione russa in Ucraina, oggi le piazze piacentine si sono divise. Da una parte il presidio dell’associazione ucraina “Nadiya Odv” in piazza Duomo con una serie di cartelli e striscioni: “Stop aggressione russa”, “Salviamo l’Ucraina”, “Stop genocidio” e ancora “Putin criminale”. Dall’altra, invece, il corteo partito dai giardini Margherita qualche ora più tardi al grido di “Fermiamo la criminale follia di tutte le guerre, la corsa al riarmo, la distruzione del pianeta”.

Da piazza Duomo, la referente della comunità ucraina Ludmila Popovich ha sottolineato che “la nostra manifestazione vuole mostrare vicinanza al popolo aggredito da Putin e ricordare all’Occidente perché restare dalla nostra parte è la scelta giusta. In Ucraina la situazione è difficile, le armi inviate dagli altri Paesi non arrivano in maniera costante e i russi riescono ad avanzare. Due piazze diverse quasi in contemporanea? Ci spiace che ci siano iniziative divise, il popolo ucraino è il primo a volere la pace – ha risposto Popovich – ma il no alle armi comporterebbe l’annientamento della nostra terra, perciò non possiamo accettare questa visione”.

Dai giardini Margherita, invece, Roberto Lovattini – coordinatore locale di “Europe for peace” – ha rivendicato “la necessità di fermare la guerra e privilegiare la pace, anche attraverso lo stop all’invio di armi all’Ucraina che, a differenza di una prima fase, oggi è inutile”.

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