“Segregata, mi calai dal balcone”: a Carpaneto mostra contro la violenza

25 Febbraio 2024 15:13

“Mi sono salvata perché sono riuscita a scappare dal balcone del suo appartamento”- sono le parole di Beatrice Paola Fraschini, la giovane vittima di violenza che, nella Sala Bot del Palazzo comunale di Carpaneto, ha portato la sua testimonianza all’inaugurazione della mostra itinerante “Sui passi della violenza” dell’artista Sergio Brambillasca, che per l’occasione ha esposto 14 opere. 

La testimonianza – “Mi ricopriva di attenzioni – ha raccontato Fraschini – e intanto mi manipolava per diventare il mio unico punto di riferimento”.  “Le violenze sono iniziate verbalmente, con insulti e offese, poi sono diventate fisiche”. Prima spintoni, forte strette agli arti, lividi. Fino al culmine. “Un weekend sono andata da lui e in seguito ad una stupida litigata mi ha messo le mani al collo – continua. – Mi ha tenuta chiusa in casa per quattro giorni. La sua aggressività era un crescendo. Mi sono lanciata dal balcone dell’appartamento”. Oggi, per Unavi, Unione nazionale vittime, Fraschini è referente primo ascolto e prevenzione della violenza di genere.

La mostra – Nel corso dell’inaugurazione, l’artista ha tenuto al suo fianco Beatrice, che ha introdotto ogni quadro con citazioni e riflessioni.
Il numero di opere scelte da Brambillasca non è casuale: esse vogliono reincarnare le 14 tappe della via Crucis. “Dopo la sofferenza c’è la rinascita. Questa mostra è la via Crucis delle vittime e dei loro familiari” – commenta la presidente Unavi, Paola Radelli.
E’ possibile osservare e lasciarsi coinvolgere dalle opere esposte in sala Bot, all’interno del palazzo comunale, dal lunedì al sabato dalle 9 alle 13 e ogni lunedì, martedì e giovedì pomeriggio dalle 14.30 alle 19.

All’evento, oltre al sindaco di Carpaneto, Andrea Arfani e all’assessora alla Pubblica istruzione e cultura Francesca Bertoli Merelli, hanno partecipato anche la presidente Unavi Paola Radelli, le coordinatrici Unavi Lombardia Francesca Giarmoleo e Staefania Bonfiglio, e il sociologo Unavi Fabrizio Unavi.

 

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