Il Viaggio della Memoria fa tappa a Berlino con cento studenti piacentini
27 Febbraio 2024 18:47
Alle 6.17 del mattino, dopo oltre nove ore di chiacchiere e sonno e chiacchiere ancora, pausa autogrill e cambio autista, c’è il primo cartello sull’autostrada che indica “Berlin”. Berlino. Mancano 342 chilometri. Tantissimi, ma sono stati di più se li contiamo da Piacenza e così abbiamo fatto, con gli studenti e gli insegnanti delle scuole superiori di città e provincia partiti per il Viaggio della Memoria dell’Isrec Piacenza (in collaborazione con Istoreco). Una notte e una mattina in pullman sono necessarie, quasi indispensabili, non solo per arrivare alla meta, ma per incominciare quel cammino di condivisione che è ogni viaggio di questo tipo.
Condivisione di cosa? Di memoria e di memorie ovviamente, quelle tue e altrui, di generazioni passate con cui ci si mescola giorno dopo giorno. Ecco allora la guida che racconta con sconcerto la Berlino della guerra fredda in cui ancora i cittadini rimpiangevano Hitler. E mostra il memoriale degli ebrei chiedendo ai ragazzi di raccontare cosa provino a passare in mezzo ai blocchi di cemento: claustrofobia, smarrimento, sollievo quando i massi si abbassano ai lati esterni.
Ascoltiamo le storie della famiglia Nichtberger, arrivata da Berlino e vissuta a Carpaneto prima di passare per il camino di Auschwitz. Guardiamo il punto esatto in cui 20 mila libri vennero dati alle fiamme nel 1933, osserviamo la cupola del Reichtag ricordando che oggi come allora è un 27 febbraio. Ma di 91 anni dopo. Ragioniamo sui concetti di coscienza e di responsabilità, sulle parole che nascondono, sulla democrazia. Abbiamo la testa e gli occhi pieni.
Reportage di Elisabetta Paraboschi
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