Mense scolastiche, dopo il sondaggio nuovi menù per la primavera e autunno
28 Febbraio 2024 17:06
Sono stati preparati – da parte degli operatori dell’Azienda Usl di Piacenza – i nuovi menù per le scuole per il periodo primavera-estate 2024 e autunno-inverno dell’anno scolastico 2024-2025. La stesura è stata fatta rispettando i criteri forniti dalle Linee guida regionali e nazionali e sulla base dei riscontri provenienti da Comuni, Commissioni mensa, genitori, insegnanti, operatori scolastici e alunni.
I nuovi menù garantiscono un’adeguata alternanza di diverse tipologie di cereali, anche integrali, di legumi, di verdure di stagione, preparazioni a base di pesce oltre che piatti molto semplici, di consolidata consuetudine e alcuni della tradizione locale. Sono unificati per Piacenza e provincia e per le scuole di ogni ordine e grado (con qualche specifico adattamento per gli asili nido e le scuole dell’infanzia), ancora impostati su 4 settimane.
Sondaggio sulle variazioni – Durante la preparazione è stata ritenuta utile anche la raccolta di preferenze introdotta in seno alle Commissioni mensa dal Comune di Piacenza, per capire se fossero da confermare i menù in corso o fossero piuttosto da prediligere versioni riviste. Dal sondaggio è emersa la netta prevalenza di risposte a sostegno dei nuovi menù posti in alternativa a quelli già sperimentati.
Gradimento degli studenti – A confermare la necessità di una revisione dei menù in essere sono arrivati anche i risultati di una recente ricerca effettuata nelle classi di alcuni istituti scolastici piacentini all’interno del progetto regionale LaRiSo (Laboratorio di Ristorazione Sostenibile), che hanno indicato un rilevante livello di scarti di mensa, soprattutto per determinate preparazioni che hanno quindi fornito un riscontro negativo in quanto a gradimento.
Sperimentazioni – “Non si esaurisce però la sfida di provare a proporre nuove ricette – si legge nella nota dell’Azienda sanitaria – per cercare di rendere più appetibili cibi che non sempre rientrano nelle abitudini alimentari delle famiglie”.
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