Peste suina, grido d’allarme degli allevatori: “Abbattere i cinghiali per salvare la filiera”
28 Febbraio 2024 18:34
“Siamo qui a perdere tempo quando il problema si potrebbe risolvere con l’abbattimento o, per non incappare nel malumore dell’opinione pubblica, con la cattura dei cinghiali”. È un vero e proprio grido d’allarme quello emerso dall’incontro organizzato da Confagricoltura Piacenza in merito all’evoluzione della peste suina africana sul territorio.
Interventi rapidi e drastici a contrasto della Psa – In attesa della cabina di regia prevista per il prossimo 7 marzo, l’associazione di imprenditori agricoli fa sistema e chiede interventi drastici quanto rapidi per salvare il settore suinicolo e l’intera filiera che va dagli allevatori ai produttori di carne e salume. “Dobbiamo fare il prima possibile – sottolinea Giovanna Parmigiani, responsabile sezione suinicola di Confagricoltura Piacenza -. Se non eradichiamo i cinghiali non abbiamo possibilità di salvezza, si può solo diffondere. Basti pensare che questa malattia ha fatto 120 chilometri in due mesi, se va avanti a questa velocità il settore zootecnico è veramente a rischio di sopravvivenza e tutto l’indotto di conseguenza”.
L’intera filiera suinicola a rischio chiusura – “Abbiamo paura, ma la stessa paura devono averla le persone che lavorano in un settore che rischia di chiudere i battenti – la rabbia dell’allevatore piacentino Marcello Monici -. Spendiamo soldi pubblici per recinzioni e barriere di disinfezione, ma nonostante questo i nostri suini vengono declassati perché siamo in zona di restrizione anche se sono in salute. Siamo stufi e preoccupati”.
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