Disturbi all’udito tra i più piccoli, sensibilizzazione al via nelle scuole

01 Marzo 2024 03:11

I disturbi uditivi non coinvolgono solamente gli anziani, ma possono essere un intralcio all’apprendimento e alla socializzazione già dall’età infantile, anche se in forme minori, incidendo nella qualità della vita futura. E se due neonati su mille presentano disturbi all’udito alla nascita, la percentuale sale al 4 per mille nei bambini tra i 5 e i 6 anni, per triplicare negli adolescenti. In prima elementare i bambini che manifestano problematiche lievi sono già il 15% con un trend di crescita con l’avanzare dell’età.

In occasione della Terza giornata nazionale di sensibilizzazione sulle malattie dell’orecchio e conseguenti disturbi uditivi, “Sordità: una pandemia silenziosa”, l’Azienda Usl di Piacenza ha avviato un’iniziativa di sensibilizzazione che coinvolgerà le scuole primarie cittadine. Il progetto si rivolge alle classi prime e prevede un intervento informativo sulla salute dell’orecchio. I professionisti di Otorinolaringoiatria dell’ospedale di Piacenza sottoporranno i bambini a un breve e semplice test audiometrico, non invasivo, in grado di individuare precocemente problematiche per le quali esiste una cura o un trattamento specialistico. L’iniziativa prenderà il via il 13 marzo. La partecipazione al progetto è volontaria e l’appello alle famiglie è che diano il consenso affinché i loro figli possano partecipare.

Obiettivi dell’iniziativa – L’obiettivo è quello di identificare eventuali difficoltà quando sono ancora in fase iniziale, per permetterne una successiva valutazione specialistica più approfondita. Il test individua, con buon livello di attendibilità, i soggetti a rischio di un determinato disturbo. L’esame è assolutamente indolore e non invasivo e si esegue in pochi minuti. Il test consiste nell’inviare all’orecchio del bambino stimoli sonori attraverso una cuffia tarata; ai partecipanti viene chiesto di alzare la mano quando sentono il suono.

“Quando parliamo di disturbi uditivi il pensiero va a persone mature o anziane – sottolinea la dottoressa Paola Bardasi, direttore generale dell’Ausl di Piacenza – ma la realtà è molto diversa. Le malattie dell’orecchio e i disturbi uditivi sono un problema di ogni età, ma hanno manifestazioni e modalità di individuazione e cura differenti”.

“Sentire bene è fondamentale” – “I primi anni di vita dei bambini rappresentano un momento cruciale per sviluppare al meglio alcune capacità, tra cui l’udito – sottolinea il professor Domenico Cuda, direttore di Otorinolaringoiatria – Sentire bene è fondamentale per sviluppare correttamente le capacità comunicative e il linguaggio, migliorare le relazioni sociali, l’attenzione e il rendimento scolastico.  Attorno ai sei anni possono manifestarsi disturbi uditivi con esordio tardivo, legati alla genetica, ma anche a patologie contingenti che, se non adeguatamente individuate e trattate, possono sfociare in problematiche più importanti. Ai bimbi coinvolti verranno spiegati quali sono i possibili disturbi e le patologie dell’orecchio e poi verranno sottoposti a un esame. Un test breve e completamente indolore che consentirà ai nostro professionisti di valutare lo stato di salute dell’orecchio dei piccoli coinvolti. Nel caso in cui emerga la necessità di ulteriori approfondimenti, un professionista sanitario dell’Azienda Usl di Piacenza contatterà direttamente i genitori al numero di telefono fornito sul modulo di adesione per fissare un controllo gratuito in ospedale con medici Audiologi o specialisti di Otorinolaringoiatria.

“Una iniziativa che supporta in primo luogo i piccoli poiché i bimbi non hanno percezione della loro eventuale difficoltà di udito che li porta in primo luogo a non socializzare con i compagni e con le insegnanti” ha aggiunto Romeo Nicola Manno, dirigente del terzo Circolo di Piacenza che ha coordinato con l’Azienda i contatti con le scuole.

“Iniziative come questa – ha quindi concluso Giorgio Chiaranda, direttore Medicina dello sport e promozione della salute – rientrano perfettamente nella vocazione della nostra Azienda e del programma di Scuole che promuovono salute, ovvero offrire occasioni di monitoraggio da cui scaturiscano azioni di formazione e controllo”.

L’iniziativa ha coinvolto 31 classi di prima di Piacenza con una platea di 638 bambini.

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