Viaggio della Memoria a Treuenbrietzen, ricordato il piacentino Luigi Losi
01 Marzo 2024 16:15
Davanti a quella che ottant’anni fa era una cava di sabbia oggi stanno due pietre. Sopra ci sono alcune scritte in italiano e tedesco, ricordano le “vittime della barbarie nazionalsocialista”. Siamo a Treuenbrietzen, circa un’ora da Berlino: qui il 23 aprile del 1945 131 internati militari italiani vengono passati alle armi. Quattro di loro si salvano, gli altri no.
I ragazzi del Viaggio della Memoria dell’Isrec hanno fatto tappa qui prima di partire per l’Italia, per tornare a casa: due guide ci hanno raccontato cosa accadde 79 anni fa, uno studente del campus Raineri Marcora ha invece ricordato uno degli internati militari piacentini morti a Berlino. Si tratta di Luigi Losi, nato a Pianello nel 1921 e internato al campo III D numero 700 di Berlino. L’ultima volta che è stato visto era il 15 aprile del 1945: probabilmente ucciso da un bombardamento, aveva 24 anni.
Mentre torniamo al pullman due ragazze parlano dei pregiudizi razziali. Altri nell’incontro fatto ieri, una chiacchierata che serve a loro ma anche a noi per mettere in fila le idee e tutto ciò che abbiamo sentito in questi giorni, si sono interrogati sul senso di partecipare a questi Viaggi. A diciotto anni come a trentotto sono un modo per aprire la testa. Per scardinare certezze, per confrontarsi sull’oggi e su quanto somigli (oppure no) a ieri. Per ascoltare della trap rendendosi conto che non è trap. Per capire che la storia non insegna niente, che l’emotività è meglio lasciarla a casa, insieme ai sensi di colpa perché non si piange davanti ai campi di concentramento. Per confrontarsi tra generazioni diverse e sentirsi un po’ uniti, nell’avere condiviso qualcosa che – nelle memorie di ognuno – rimarrà.
Reportage di Elisabetta Paraboschi
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