Bracconaggio: buca-trappola e caccia con l’arco a minilepri, due denunce

06 Marzo 2024 12:44


Denunciati due bracconieri dalla polizia provinciale di Piacenza. È emerso nel corso del bilancio operativo 2023 tracciato stamattina, 6 marzo, dalle forze dell’ordine dell’ente di corso Garibaldi.
L’anno scorso il Corpo ha percorso oltre 150mila chilometri in servizi di vigilanza territoriale, superiori rispetto ai 146mila del 2022. Lo sforzo maggiore ha riguardato la tutela faunistica (36% delle ore impiegate dai vari nuclei). Su questo fronte, da segnalare appunto due denunce: la prima nei confronti di un uomo ritenuto responsabile di aver “utilizzato una trappola per fauna selvatica costituita da un fosso coperto e occultato da un telone di plastica” nella zona della bassa Val Trebbia per catturare i cinghiali, la seconda rivolta a un cittadino di nazionalità cinese “che nella bassa Val Nure effettuava l’attività venatoria in periodo di divieto con l’utilizzo dell’arco in un’area di cantiere, nei pressi del centro abitato, per colpire gli esemplari di minilepre, nonché con l’uso di una trappola metallica per catturare la stessa specie”.

I numeri – La polizia provinciale di Piacenza, va ricordato, è formata da 14 agenti suddivisi tra il nucleo amministrativo, i controlli stradali e la tutela faunistica. “Numeri contenuti del Corpo” ha evidenziato il dirigente del servizio, Davide Marenghi. “Un presidio costante ma sottovoce” ha aggiunto il comandante Luigi Rabuffi.

Peste suina africana – Attenzione alla peste suina africana, “fronte caldo” dell’attività di polizia provinciale nel 2023. “Il controllo dei cinghiali – ha spiegato il comandante Rabuffi – rappresenta l’arma più efficace per il contrasto della peste suina africana, malattia infettiva di origine virale che colpisce solo gli animali appartenenti alla famiglia dei suidi. Se è vero che la Psa non colpisce l’uomo, è altrettanto vero che si tratta di una malattia responsabile di enormi conseguenze economiche dovute ai danni diretti negli allevamenti. Nel 2023 sono stati coinvolti 7.078 operatori per l’abbattimento di 605 cinghiali, erano 388 nel 2022”.
Si deve fare di più? “Purtroppo i cacciatori sono sempre meno, ma c’è bisogno di loro per proteggersi dalla peste suina, malattia con cui bisognerà convivere nei prossimi anni” ha evidenziato Roberto Cravedi, già vicecomandante della polizia provinciale.

Sanzioni in calo sul ponte di Castelvetro – Una quota significativa dei verbali è collegata all’attività di rilevamento automatico dei transiti di mezzi pesanti superiori a 20 tonnellate sul ponte di Po fra Castelvetro e Cremona. “Traffico che – ha illustrato Rabuffi, affiancato dal responsabile del nucleo operativo territoriale Matteo Re – si concentra quasi esclusivamente nei giorni lavorativi. Il controllo contribuisce alla salvaguardia della sicurezza statica della struttura viaria, particolarmente sollecitata dai tir del comparto logistico. Nel 2023 l’attività ha permesso di selezionare, fotografare, verificare e sanzionare 6.119 transiti di mezzi pesanti non consentiti, molti dei quali di nazionalità straniera. Erano 7.317 nel 2022”.

Nel dettaglio, le sanzioni sul ponte di Castelvetro sono state 3.937 in direzione di Cremona e 2.182 quelle verso la provincia di Piacenza. “La riduzione degli accertamenti in direzione del nostro territorio – ha osservato il comandante – è probabilmente dovuta ai diversi flussi determinati dalle chiusure di carreggiata dell’autostrada A21 e della bretella A1/A21 per manutenzione o incidenti, nonché a una più agevole inversione della direzione di marcia dei mezzi pesanti in corrispondenza della rotatoria che dalla città di Cremona porta al viadotto sul Po.

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