Disturbi del comportamento alimentare, una mattinata di incontri per conoscerli
07 Marzo 2024 10:57
In occasione della Giornata del fiocchetto Lilla, dedicata ai disturbi del comportamento alimentare e in programma il 15 marzo, l’Azienda Usl di Piacenza promuove un incontro informativo dal titolo “Il difficile mondo dei disturbi alimentari: la complessità di una malattia” e organizzato insieme all’associazione Puntoeacapo. L’appuntamento è per sabato 16 marzo dalle 9 alle 12.30 nella sala Colonne nel nucleo antico dell’ospedale di Piacenza.
A chi si rivolge – L’incontro si avvale anche del patrocinio dell’Associazione italiana di dietetica e nutrizione clinica e vuole essere occasione di approfondimento di questo tema per il personale sanitario dell’ospedale e del territorio e per il personale docente nelle scuole della nostra provincia ma anche un momento di incontro con le famiglie.
L’associazione Puntoeacapo – “La Giornata del fiocchetto Lilla – sottolinea la presidente di Puntoeacapo e medico nutrizionista Mara Negrati – nasce nel 2012 per volontà dell’associazione “Mi Nutro di Vita” su iniziativa di Stefano Tavilla, che ha perso la figlia a soli 17 anni per le gravi conseguenze di un disturbo del comportamento alimentare. Dal 2010 l’associazione Puntoeacapo, nata dalla volontà di un gruppo di familiari e amici di persone che soffrono di disturbi alimentari, lavora per fornire un sostegno diretto ai genitori dei ragazzi che soffrono di disturbi alimentari, promuovere momenti educativi in collaborazione con le scuole per favorire uno stile alimentare sano e una regolare attività fisica, creare borse di studio per giovani ricercatori e promuovere contatti con le istituzioni, locali e nazionali, e con la Pubblica amministrazione, per ottenere sostegno economico, organizzativo e professionale necessario all’erogazione delle cure e dell’assistenza. La mattina del 16 marzo va in questa direzione”.
Il dettaglio degli incontri – Dopo i saluti istituzionali, Massimo Rossetti, direttore del dipartimento di Salute mentale e dipendente patologiche dell’Ausl, apre la mattinata di approfondimento illustrando la complessità dei disturbi alimentari, “che sono disturbi psichiatrici dell’area psicosomatica e che possono portare a gravi conseguenze, fino alla morte nei casi più gravi. La presa in carico del paziente comprende sia approcci di cura del corpo sia di cura della mente. L’integrazione tra professionisti è, quindi sia dipartimentale, sia extra dipartimentale”.
Dopo il quadro di massima delineato dal dottor Rosselli, la psicologa e psicoterapeuta Elisa Bisagni analizza l’impatto dei social sulla soddisfazione del proprio aspetto fisico, concentrandosi sull’importanza della prevenzione a scuola.
Al professor Giacomo Biasucci, direttore del dipartimento materno infantile, affiancato dalla psicologa e psicoterapeuta Giulia Bensi, spetta il compito di addentrarsi negli aspetti dell’esordio dei disturbi della nutrizione e alimentazione e della loro comparsa in età sempre più precoce. “Pediatria e Neonatologia – sottolinea il professor Biasucci – è l’unica realtà pediatrica in Regione che si è dedicata da oltre 20 anni alla cura dei pazienti con Dna in età evolutiva. Per questo siamo stati riconosciuti come Centro di riferimento regionale, in particolare per l’Area Vasta Emilia Nord, per la riabilitazione organica dei pazienti affetti da grave malnutrizione per la fascia di età 0-18 anni. Il team medico è composto da un medico pediatra nutrizionista, da uno psicologo psicoterapeuta e da una dietista, oltre che da un team di infermiere specificamente formate sui Dna. Il ricovero viene predisposto quando il soggetto necessita di una riabilitazione organica e psicologica d’urgenza, con l’obiettivo di un recupero ponderale attraverso un’adeguata rieducazione psico-nutrizionale”.
Il medico nutrizionista e responsabile dell’ambulatorio dei Disturbi comportamenti alimentari/Malattie metaboliche Jessica Rolla, responsabile della formazione del personale sul tema, analizza invece le peculiarità dell’esordio nei giovani adulti. “Intervenire con tempestività è fondamentale per fronteggiare i rischi organici a cui possono andare incontro i pazienti con disturbi della nutrizione e dell’alimentazione – sottolinea – ecco quindi che diventa fondamentale una presa in carico precoce da parte di un medico formato a riconoscere e trattare questa patologia. È importante allo stesso modo saper riconoscere in se stessi o nell’altro l’emergere del malessere e chiedere aiuto attraverso la rete sanitaria sia territoriale sia ospedaliera. Una rete multiprofessionale che si delinea nei diversi livelli di cura e comprende medici di famiglia e pediatri, attività ambulatoriale, day service con pasti assistiti e, quando necessario, il ricovero ospedaliero. Quando la situazione lo consente si può ricorrere al ricovero in strutture dedicate, eventualità fortunatamente rara per i nostri servizi”.
L’infermiera Roberta Paraboschi e le psicologhe Monica Premoli e Anna Vecchia propongono un focus sulla fase di cronicità della malattia tra consueti approcci e nuove prospettive di cura.
La dottoressa Negrati ha quindi il compito di analizzare le metodologie di cura, descrivendone l’evoluzione, lo stato attuale e le prospettive. Si prosegue con un focus sui gruppi di auto-mutuo-aiuto dei genitori della psicologa e psicoterapeuta Alessia Sogni con i rappresentanti di Puntoeacapo Mario Negri e Stefania Belloni.
In chiusura Paolo Rebecchi e Beatrice Casella, coordinatore provinciale e coordinatrice del gruppo giovani, illustrano i dettagli del progetto giovani Anpas Croce Bianca.
L’incontro è valido ai fini formativi per tutte le professioni sanitarie. Le iscrizioni vanno presentate entro giovedì 14 marzo 2024. Info sul sito www.ausl.pc.it
In occasione della Giornata dei disturbi della nutrizione e alimentazione, grazie alla collaborazione del Comune di Piacenza, Palazzo Farnese si tingerà virtualmente di lilla.
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