Solo a gennaio 333 infortuni sul lavoro, la storia di Dragan: “La mia vita stravolta”
14 Marzo 2024 03:42
“Quando mi hanno detto che avrebbero dovuto tagliarmi una parte della gamba ho detto loro di lasciarmi morire”. Dragan ha 61 anni: ha ancora le braccia forti di chi è stato abituato a lavorare sodo, per una vita ha fatto il metalmeccanico. Il 6 aprile del 2021 però, nell’orario di lavoro, il suo piede finisce sotto un macchinario da sette tonnellate. Tutte le dita gli vengono amputate e successivamente anche una parte più ampia del piede: oggi cammina con una protesi in silicone – “ma dopo due o tre ore la gamba si gonfia e devo toglierla” spiega – e una stampella. Non ha più ripreso il lavoro, vive con una piccola pensione di invalidità in un alloggio popolare.
“Mi è crollato il mondo addosso – spiega dopo aver appoggiato la stampella di fianco a lui – devo dimenticare quello che sono stato prima perché non esiste più”. Dragan è arrivato in Italia dalla Macedonia 24 anni fa, da cinque è a Piacenza: è lui a raccontare la sua storia di uomo in salute a cui un infortunio sul lavoro stravolge completamente la vita.
“Non ho più ripreso a lavorare anche se mi sono iscritto al centro di collocamento – spiega – e sono andato a fare la visita per l’invalidità e l’Inail me l’ha abbassata al 30 per cento. Questo significa che calerà anche la pensione che è la mia unica sussistenza”.
Nel frattempo è Anmil Piacenza a denunciare come infortuni e malattie professionali siano in crescita: “Si è registrato un aumento forte in tutti i settori – spiega il presidente provinciale di Anmil, Maurizio Manfredi – nel solo mese di gennaio 2024 a Piacenza gli infortuni sul lavoro denunciati sono stati 333. In gennaio dello scorso anno erano 308. Si è registrato un aumento dell’8,1 per cento. È lo stesso che abbiamo visto sulle malattie professionali. Fra l’altro il nostro incremento è ben maggiore anche del dato regionale che si attesta al 6,2 per cento”.
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