L’Ausl promuove il Cau di Podenzano: da gennaio in media 66 accessi a settimana
22 Marzo 2024 16:30
Sono circa 660 i cittadini che, dall’8 gennaio a oggi, hanno scelto di utilizzare i servizi del Centro di assistenza e urgenza – Cau di Podenzano. “Una media, quindi, di 66 accessi alla settimana – spiega l’Ausl – che conferma il gradimento della popolazione per l’attività di gestione delle urgenze a bassa complessità clinica e assistenziale avviato all’inizio dell’anno in Emilia Romagna”.
L’azienda ha poi chiarito che non è ancora possibile aprire il Cau 24 ore su 24: “Ma stiamo reclutando i professionisti per arrivare alla completa apertura, visto anche il gradimento che ha nella popolazione”.
I dati degli accessi – La fascia di età più rappresentata è quella tra i 18 e 64 anni per lo più provenienti dal distretto di Levante (502 accessi, il 76% del totale) e a seguire dal distretto di Ponente (107 accessi, il 19% del totale). Il 33% degli accessi è per disturbi generali e problemi minori (33% sul totale dei pazienti) a cui fa seguito il 12,7% degli accessi per problematiche ortopediche per traumi. Gli accessi sono stati per la maggior parte spontanei e classificati come codici verdi (401 accessi) e bianchi (242). Un dato che conferma la vocazione dei Centri di assistenza e urgenza come servizi nati per garantire ai cittadini un percorso di cura e assistenza personalizzato direttamente nei territori, evitando di intasare i Pronto soccorso degli ospedali, dove far confluire solo i casi più gravi di emergenza.
Area strategica del Cau – “Podenzano – commenta l’azienda sanitaria – è esempio indicativo di questo progetto essendo, sul territorio piacentino, il primo Cau creato ex novo all’interno di una Casa della salute e della comunità nella piena mission della riforma generale dell’emergenza e urgenza. Scelta premiata dalla popolazione che ha risposto non solo con grande affluenza, ma anche con un alto gradimento come emerge dai questionari anonimi voluti dalla Regione Emilia-Romagna.
Dai questionari di gradimento raccolti in sede, il giudizio espresso sul servizio, inerente alle Cure primarie dirette da Anna Maria Andena, è in media buono o molto buono. “Podenzano – ha sottolineato – per la sua logistica e la sua posizione geografica, è un’area centrale della nostra provincia in grado di rispondere alle esigenze sia del distretto di Levante, sia di quello di Ponente. I dati, infatti dimostrano che in queste settimane sono tanti i cittadini che fanno riferimento a questo centro anche dal Ponente”.
“La riorganizzazione prevista dalla Regione Emilia-Romagna è complessa ma è partita bene – sottolinea il direttore generale Paola Bardasi – Come ha più volte ricordato l’assessore Raffaele Donini, siamo stati i primi a partire con una riforma che siamo convinti possa diventare un modello di riferimento a livello nazionale. Si tratta di un disegno organizzativo ambizioso e molto complesso, frutto di un lungo percorso di confronto e condivisione con le Conferenze territoriali e un’ampia rappresentanza di professionisti coinvolti oltre che importanti società scientifiche e rappresentanze sindacali. La risposta dei cittadini è positiva a conferma che stiamo andando nella direzione giusta”.
“Un momento importante per la comunità – ha commentato invece il sindaco di Podenzano Alessandro Piva – che dimostra come la medicina sia vicina alla cittadinanza. Un risultato che abbiamo raggiunto lavorando al fianco dell’Azienda in questi anni come faremo in futuro. Il prossimo passo sarà portare all’interno della Casa della salute e della comunità i medici di medicina generale per rendere ancora più completo e aperto alla cittadinanza questo polo sanitario”.
Al momento il servizio è attivo dalle 13 alle 19 nei giorni feriali e dalle 8 alle 20 nei giorni festivi e prefestivi.
La visita medica eseguita al Cau e gli esami del sangue (profilo base) sono gratuiti per i cittadini residenti in Emilia-Romagna, mentre per le visite specialistiche differibili, gli esami strumentali come radiografie e gli esami del sangue che implicano un’analisi più complessa, prevedono il pagamento del ticket.
Per i cittadini non residenti in Emilia-Romagna, che non abbiano fatto la scelta, anche provvisoria, di un medico iscritto negli elenchi in ambito regionale, è previsto il pagamento di € 20 anche per la visita ambulatoriale eseguita al Cau.
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