Il “no” al progetto Anas della Rivergaro-Cernusca arriva alla Camera dei deputati

27 Marzo 2024 05:00

Per tre anni hanno chiesto aiuto a tutti i partiti, senatori e deputati, e hanno trovato risposta nei Cinque Stelle che li ha portati direttamente alla Camera dei deputati. Dalla sala stampa in via della Missione, in diretta dalla Capitale anche tramite videocollegamento, l’associazione Residenti Utenti Statale 45 ha preso parola per dare eco nazionale alla battaglia e puntare alla revisione del progetto di Anas sulla variante Rivergaro-Cernusca.

Durano in tutto un’ora gli interventi, che seguono il concetto del “Non solo fare, ma fare bene”. La prima a parlare è la deputata pentastellata Stefania Ascari, che con il senatore collega di partito Marco Croatti sottolinea come siano state presentate tre interrogazioni, sia al ministro Matteo Salvini, sia al parlamento europeo, con l’impegno di Sabrina Pignedoli, sempre in quota 5S e di recente in visita a Piacenza e in Valtrebbia. Si chiede come sia possibile che un’opera stimata inizialmente in 41 milioni di euro ora superi i 200; e ancora – tra le altre cose – perché il progetto “sia stato approvato nonostante significative opposizioni da parte dei cittadini, degli espropriati e del Comune di Rivergaro”, che, lo ricordiamo, si sono rivolti al Tar e alla presidenza della Repubblica. A portare le ragioni dell’associazione sono stati Giorgio Vecchiattini, Annamaria Losi, Riccardo Arena.

LA REPLICA DELLA LEGA

In serata la replica dei consiglieri provinciali in quota Lega Federico Bonini e Giampaolo Maloberti: “Il progetto è stato elaborato dopo anni di studi ed è stata trovata la soluzione ottimale. I tecnici hanno lavorato a lungo seguendo le normative vigenti. Le rotonde sono proprio in linea con queste, purtroppo la conformazione del territorio non permette di realizzare incroci che richiederebbero una corsia di accelerazione per la quale non ci sono gli spazi necessari”, dicono. “L’Alta Valtrebbia è abitata da molte persone che lavorano in città e abbiamo il dovere, dopo più di 25 anni di attesa, di consegnare quest’importante opera. Gli enti locali si sono espressi a favore in Conferenza dei servizi, 31 enti su 32 hanno dato l’ok”.

L’ARTICOLO DI ELISA MALACALZA SU LIBERTÀ

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