Droga e alcol: 1.100 accessi al Pronto soccorso ogni anno, il 15% è minorenne
28 Marzo 2024 23:00
Intossicazioni acute da sostanze: a Piacenza ogni anno si registrano circa 1.100 accessi al pronto soccorso. Il dato arriva da Antonio Agosti, medico del pronto soccorso dell’ospedale di Piacenza e responsabile della Tossicologia d’Urgenza – ERT (European Registered Toxicologist) intervenuto all’ultima puntata di “Star bene”.
DROGA E DIPENDENZE A PIACENZA
La trasmissione, condotta dalla giornalista Marzia Foletti e in onda su Telelibertà, si è focalizzata stavolta sul consumo di droghe e sulle dipendenze. Nell’occhio del ciclone ci sono i giovani e i lavoratori: “Dei 1.100 accessi per intossicazioni acute, la prevalenza riguarda gli uomini e la fascia più colpita è dai 24 ai 40 anni – spiega Agosti – poi c’è una fascia di minorenni che si attesta intorno al 13-15 per cento. La maggior parte degli accessi è legato a psicosi indotte da droghe e questo ha portato dei grossi problemi soprattutto per il nostro dipartimento psichiatrico. Ma non tralasciamo la pericolosità dell’alcol che è la sostanza d’abuso più diffusa. In generale possiamo segnalare un incremento: si è passati da 18 a 28 per cento di consumi a livello di sostanze in generale”.
DROGA, IL CONSUMO TRA I GIOVANI
Per quanto riguarda le ragazze, la direttrice del Servizio dipendenze patologiche dell’Ausl Elena Uber sottolinea come “è aumentato il consumo di sostanze nella popolazione giovanile rispetto al passato: le ragazze hanno avuto accesso libero alle sostanze più tardivamente”. “Purtroppo il dato si riflette sull’accesso ai nostri servizi – spiega – abbiamo una discrepanza altissima con il sesso maschile che rappresenta l’82 per cento dei nostri utenti fra i 14 e 8 25 anni. Non riusciamo ancora a intercettare bene le caratteristiche della popolazione femminile che spesso sono peculiari: l’uso di sostanze si accompagna a disturbi alimentari e della personalità molto specifici”. È ancora Uber a sottolineare come “la sostanza più utilizzata è la cannabis in questa fascia della popolazione, ma la vera emergenza è quella degli psicostimolanti e della cocaina, ma anche con composizioni chimiche diverse”.
DROGA E MONDO DEL LAVORO
La conferma arriva anche dal direttore della Medicina del Lavoro di Asia Group Francesco Sabbadini: “La droga e il mondo del lavoro sono collegati – spiega – in particolare è forte l’abuso di sostanze che cercano di aumentare la resistenza e le prestazioni lavorative. La normativa prevede un elenco di mansioni per le quali è previsto che il medico competente effettui o certifichi l’assenza di condizioni di uso di sostanze: viene fatto uno screening e se ci sono elementi che insinuano il dubbio o dimostrano un uso si invia il lavoratore ai servizi territoriali. Ci sono poi da fare esami di laboratorio e colloqui coi medici che portano a una diagnosi”. “Tutti sanno che le droghe fanno male e se iniziate in giovane età hanno un effetto devastante – conclude l’oncologo Luigi Cavanna – hanno effetti sui polmoni, sul cuore, sul fegato, sul sistema immunitario oltre che causare problemi cognitivi”.
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