Admo: una targa in ricordo di Angela Letizia Cappello, a Piacenza 7.493 donatori

19 Aprile 2024 13:55

Una targa in ricordo di Angela Letizia Cappello, co-fondatrice di Admo regionale e della sezione di Piacenza. Alla sua memoria è intitolata la targa commemorativa collocata al day hospital di Ematologia. Importante occasione per ricordare i numeri del registro mondiale Wmda, organismo che raggruppa i singoli registri di midollo osseo e le banche di sangue cordonale in tutto il mondo, che annovera 41 milioni di donatori.

A Piacenza attualmente sono 7.493 i donatori iscritti al Registro italiano donatori di midollo osseo con una presenza maggiore di donne (53% per cento). L’Ausl di Piacenza vanta due ambiti di eccellenza nel settore: il trapiantologico, sotto la guida di Daniele Vallisa, direttore del dipartimento di Oncoematologia e del Centro trapianti e l’immunogenetica, diretta da Angela Rossi (Biologia dei trapianti, diagnostica molecolare e manipolazione cellule staminali emopoietiche).

Una targa in ricordo di Angela Letizia Cappello

La targa realizzata in omaggio ad Angela è stata scoperta alla presenza del direttore sanitario Andrea Magnacavallo, dei professionisti dell’ospedale di Piacenza, del direttore di Biologia dei trapianti, diagnostica molecolare e manipolazione cellule staminali emopoietiche Angela Rossi, del sindaco Katia Tarasconi, del presidente dell’ordine di medici Mauro Gandolfini, ma soprattutto di tanti amici come Vittorio Fusco, presidente Admo.

“Con il suo esempio – ha sottolineato Vittorio Fusco – Angela Letizia Cappello è stata fondamentale per la diffusione della cultura della donazione del midollo osseo, propedeutica al relativo trapianto, presidio terapeutico fondamentale per la cura delle malattie onco-ematologiche Nel 1991 contribuì alla nascita della sezione regionale di Admo e due anno dopo di quella locale di Parma e Piacenza. Con la sua forza e le sue capacità di mediazione ha saputo trasformare la sua dolorosa e privata vicenda in un progetto costruttivo che ha aiutato tantissimi e continua a farlo ancora con il suo esempio”.

Centro trapianti di Piacenza: “Realtà di respiro internazionale”

Commosse le parole di Daniele Vallisa che ha ricordato come Angela sia sempre stata “un esempio a fare di più. Seguendo questo esempio, oggi, il nostro Centro trapianti è una realtà di respiro internazionale con donatori che arrivano da tutto il mondo. Nel 2023 l’attività trapiantologica clinica del Centro trapianti midollo osseo di Piacenza si è collocata come seconda dopo Bologna all’interno del panorama di trapianti di cellule staminali ematopoietiche della regione Emilia Romagna. Un risultato importate a cui hanno contribuito tutti i professionisti di questa Azienda”.

donazioni effettuate

Alla dottoressa Angela Rossi è spettato il compito di fare il punto sulle donazione effettuate che “sono state 59 più una in corso proprio in questi giorni: 41 a favore di pazienti in Italia e 18 per l’estero. Un numero consistente se si tiene conto che la compatibilità tra paziente e donatore si verifica una volta su quattro nell’ambito familiare (fratelli e sorelle), ma diventa molto rara, circa 1 su 100mila, tra individui non consanguinei. Un grazie va fatto anche ai donatori di sangue il cui apporto è fondamentale per portare a compimento un trapianto”.

Tempi di attesa minori a Piacenza

Questo plus territoriale si riflette sui tempi medi di individuazione di un donatore compatibile che, in Italia, varia dai 3 mesi per il 48% dei centri fino ad arrivare a 6 mesi per il 70%, mentre a Piacenza il tempo medio di individuazione è di soli 38 giorni (primo quartile). Un valore aggiunto che si riflette sul tempo medio al trapianto, che in Italia varia in un range da 3 mesi (11% dei centri), ai 6 mesi (50%) e fino ai 12 mesi (71 %). Piacenza esegue un trapianto mediamente in 3 mesi e 20 giorni, per sfruttare al massimo il tempo finestra utile. Questo garantisce il paziente e, allo stesso modo, il donatore che viene monitorato in ogni fase del percorso a tutela completa della sua salute.

Grande importanza ha anche l’attività trapiantologica clinica: il 2023 si è concluso con l’attività di trapianto allogenico del Centro trapianti midollo osseo di Piacenza che si è collocata come seconda dopo Bologna all’interno del panorama di trapianti di cellule staminali ematopoietiche della regione Emilia Romagna.

Il trapianto di midollo osseo

Il trapianto di midollo osseo rende possibile la guarigione di gravi malattie come leucemia, linfomi, mieloma, talassemia, immunodeficienze, disordini congeniti e, più recentemente, anche di alcune tipologie di tumori solidi. Il midollo osseo è un tessuto costituito da cellule staminali emopoietiche (CSE), capaci di riprodurre le cellule del sangue: globuli rossi, globuli bianchi e piastrine. Questo tessuto, che situato all’interno delle ossa, grazie alle cellule staminali emopoietiche si rinnova continuamente.

Tutte le persone di età compresa tra i 18 e i 35 anni compiuti, con un peso corporeo superiore ai 50 chilogrammi, possono donare il midollo osseo, purché non siano affette da malattie ai principali organi o da forme infettive. La disponibilità del donatore resta valida sino al raggiungimento dei 55 anni.

Il prelievo è indolore e avviene nella maggior parte dei casi da braccio. Solo in rari casi si ricorre al prelievo da creste iliache (il margine superiore delle anche) con anestesia locale. Non comporta conseguenze per il donatore che viene preventivamente sottoposto a rigidi controlli per valutare il perfetto stato di salute e la possibilità di donare in piena sicurezza e la compatibilità. Dopo la donazione può manifestarsi una leggera stanchezza, ma la persona può tornare alla sua vita normale da subito.

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