Castell’Arquato, residenti senza l’acquedotto: “Vogliamo lo sconto”
19 Aprile 2024 01:45
Quattro abitazioni di Castell’Arquato escluse da un collegamento diretto con l’acquedotto. L’acqua, devono farsela arrivare in casa a proprie spese, installando almeno due pompe idrauliche.
“Le nostre abitazioni- ha testimoniato una residente- si trovano nella zona del Borgo al di sopra del cimitero, ovvero nella località Case sparse Zilioli, da anni viviamo disagi a causa del disservizio da parte del gestore Ireti. Le tubazioni dall’acquedotto al Monte Giogo, si fermano ad un km dalle nostre abitazioni, il gestore ci ha fornito una vasca che si trova a 300 metri dalla prima casa nella zona, da questa vasca dobbiamo a spese nostre, pescare l’acqua per portarla in casa; abbiamo dovuto installare una pompa accanto alla vasca, ed una seconda pompa in casa per avere una normale pressione idrica. Oltre al costo della bolletta dunque- ha proseguito la residente- dobbiamo sostenere i costi energetici per mantenere in funzione le pompe.
ABITAZIONI SENZA COLLEGAMENTO
I residenti chiedono di poter incontrare i responsabili del servizio per un confronto e laddove non sia possibile risolvere il problema, chiedono che gli venga riconosciuto almeno uno sconto sulla bolletta dell’acqua. “La vasca- ha proseguito la residente- fino all’anno scorso è stata addirittura aperta, quindi pericolosa per agli animali e per i più piccoli, ad oggi è solo chiusa da una botola ma senza lucchetto”.
Sulle responsabilità per questo disagio imputabile al mancato collegamento diretto con l’acquedotto del Monte Giogo, Ireti ha dichiarato: “Gli eventuali ampliamenti delle reti idriche devono conformarsi ad un percorso di valutazione tecnica ed economica che coinvolga anche il gestore d’ambito e l’amministrazione comunale, oltre ad Ireti”.
Il sindaco Giuseppe Bersani ha replicato: “Lanno scorso l’amministrazione ha avanzato la richiesta di ampliamento su segnalazione da parte dei residenti della zona. In seguito alla dichiarazione del gestore, ci impegniamo ad approfondire la motivazione del mancato finanziamento”.
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