Nuovo codice della strada, il dibattito a Nel Mirino: “Servono più agenti”
19 Aprile 2024 22:19
“Nel Mirino” ha messo sotto la lente il nuovo Codice della strada, allestito dal governo Meloni, già approvato alla Camera e in attesa di esserlo al Senato, che sembra destinato a entrare in vigore fra pochi mesi. Si è parlato di regole e di buonsenso, senza il quale le norme servono a poco, ma partendo anche dai dati portati da uno degli ospiti allo Spazio Rotative, Matteo Rampoldi, ispettore del nucleo infortunistica della polizia locale di Piacenza.
I dati
In città, ad esempio, nel 2023 in via Emilia Pavese si sono verificati 56 incidenti. Nessun altra via o strada della nostra città ne conta un numero così alto. Alle sue spalle si trova via Emilia Parmense, con 47 sinistri, mentre 45sono quelli avvenuti sulla tangenziale sud e alla Farnesiana. Il totale degli incidenti è stato di 1.123, con 2.291 persone coinvolte. Due incidenti sono stati mortali, mentre un terzo ha causato ferite che entro un mese hanno condotto al decesso del ferito. Per quanto riguarda i pedoni e i ciclisti poi, raccolti dalla statistica sotto la dicitura “utenti deboli”, si sono verificati58 incidenti per i primi e 176 per i secondi, di cui due mortali.
A partire da questo contesto, con trend in aumento riguardo all’incidentalità nei primi mesi del 2024, moderati dalla conduttrice Nicoletta Bracchi e dal giornalista Thomas Trenchi, il comandante della polizia locale Valchero-Valnure, Paolo Giovannini, Angelo Nani che è presidente di FiabAmolabici, Andrea Repetti, istruttore dell’Autoscuola Piacenza, e lo stesso Rampoldi hanno commentato le nuove regole. Partendo però dalla premessa di Giovannini.
“Mancano uomini in strada – dice il comandante – noi contiamo ad esempio su 18 agenti in un territorio di 40mila abitanti, mentre la norma regionale prevede un agente per mille abitanti. Di conseguenza contiamo al momento solo sul 50% della forza che servirebbe”. Le modifiche al codice previste sono tante: si va dall’inasprimento delle pene per chi è al voltante dopo avere fatto uso di stupefacenti e alcol, alle sanzioni per chi guida parlando al cellulare. In tal senso chi sarà colto in fallo avrà sanzioni dai 250 euro (oggi sono 165) fino a un massimo di 1.000 euro per il primo episodio di infrazione, a questo si aggiunge la sospensione della patente per un periodo compreso tra 15 e 60giorni.
”Detto che l’inasprimento delle pene è utile come deterrente – dice l’istruttore Repetti – i dati Istat dicono che la distrazione è la prima causa di incidente e il cellulare è l’emblema della distrazione”.
Un’altra novità è l’alcolock, un dispositivo installato nelle officine autorizzate che impedisce l’accensione del veicolo se il tasso alcolemico del conducente supera lo zero. “Uno strumento utile – dice in merito Giovannini – anche se una persona potrebbe avere la disponibilità di due veicoli”.
Nani nel nuovo Codice della strada lamenta anche una mancanza: “Oggi vediamo biciclette elettriche che viaggiano a 40 chilometri all’ora. Però non sono più biciclette, bensì motocicli, mi sarei pertanto aspettato una regolamentazione in tal senso”. Inevitabile che il discorso sia poi caduto sui monopattini. “Spesso un pericolo per la mobilità – afferma Rampoldi – circolano nelle stesse aree dei velocipedi, ma c’è una differenza: rispetto a quelle delle bici la dimensione delle ruote dei monopattini è molto più piccola”. Tutti i presenti concordano sull’importanza di informare e di fare prevenzione. Ma ad aiutare perché si limitino gli incidenti, è stato ricordato, sarebbe utile come sempre una buona dose di buonsenso.
© Copyright 2024 Editoriale Libertà
NOTIZIE CORRELATE