Il viaggio in Europa degli studenti della Cattolica, tra vigneti e fattorie sperimentali
20 Aprile 2024 00:30
Un viaggio per le vie d’Europa, alla scoperta del settore vitivinicolo, zootecnico e lattiero-caseario, con similitudini e differenze, da cultura a cultura. Questo è quanto vissuto da una settantina di studenti dei corsi di laurea magistrale della facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, che, accompagnati da alcuni docenti, hanno concluso la loro esperienza alla Commissione Europea di Bruxelles.
Il viaggio, che si è svolto dal 7 al 13 aprile e che ha attraversato cinque Paesi europei – Germania, Francia, Belgio, Olanda e Svizzera – oltre al supporto dell’Università Cattolica, è stato finanziato attraverso alcune sponsorizzazioni raccolte grazie agli sforzi degli studenti nel cercare e richiedere contributi.
le visite ai vigneti d’europa
Un gruppo di studenti della laurea in Viticoltura ed enologia sostenibili, ha scelto di focalizzarsi soprattutto sui temi vitivinicoli: “È stata un’opportunità molto apprezzata – dice Emanuele Mazzoni, docente della Cattolica che li ha accompagnati – gli studenti hanno potuto avere un confronto con realtà non italiane e quindi per loro non facilmente a portata di mano”.
Fra queste, ad esempio, la visita di una cantina in Svizzera, oppure agli uffici della Basf, a Lione dove, spiega Mazzoni, “si è parlato dell’evoluzione della difesa fitosanitaria”. Non sono mancate anche degustazioni e visite in vigneto lungo la strada da Digione all’Alsazia: “Un’esperienza sul campo, che è stata utile per capire le problematiche causate dal cambiamento climatico dove, anche nelle zone più a nord d’Europa, comincia a far sentire le sue conseguenze”, conclude il professore.
Agrofarmaci e fattorie sperimentali
Dell’altro gruppo facevano parte gli studenti di Agricultural and food econonomics, di Agricoltura sostenibile di precisione e di Zootecnia sostenibile di precisione.
“In questi giorni di visite in centri di ricerca internazionali e di realtà universitarie dotate di strutture sperimentali – dice il docente della Cattolica, Antonio Gallo – si è parlato di intership con multinazionali attive su scala globale, di studenti che lavorano attivamente nelle aziende sperimentali delle facoltà, di esperienze extracurriculari che vengono fatte “normalmente” da studenti di altri continenti in Europa”.
Il viaggio li ha portati a visitare la multinazionale Corteva, che opera nel settore degli agrofarmaci e delle sementi, e poi in Olanda, dove si è svolta la visita alla fattoria sperimentale, gestita anche da studenti, dell’Università di Scienze applicate di Aeres, ma anche in altre aziende del settore che lavorano sul miglioramento genetico delle colture orticole.
l’ultima tappa a bruxelles
Entrambi i gruppi hanno chiuso il viaggio a Bruxelles, dove insieme hanno partecipato al seminario alla Direzione generale sull’agricoltura, tenuto da Pasquale Di Rubbo, ex studente dell’Università Cattolica e oggi funzionario del comparto agricolo. Uno dei gruppi ha seguito successivamente un incontro al Copa-Cogeca, organismo di rappresentanza di tutte le associazioni agricole e cooperative europee: nell’occasione Riccardo Pelani, altro ex studente della Cattolica, ha approfondito il ruolo istituzionale e le complessità organizzative di quest’organizzazione insieme a temi caldi come l’attuale protesta dei trattori.
“È stata un’occasione per scoprire come nei diversi Paesi si stia modificando l’agricoltura al fine di trovare soluzioni appropriate ai diversi contesti ambientali e socioeconomici – chiude Canali – lo studente torna arricchito da questi viaggi perché gli consentono di approfondire la sua capacità di analisi, anche in virtù di una presa di contatto quasi fisica con il territorio”.
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