Agricoltura piacentina, focus a “Nel mirino”: trasparenza e tracciabilità al primo posto
26 Aprile 2024 22:27
A “Nel Mirino”, parlando di agricoltura, sono risuonati su tutti due concetti: trasparenza e tracciabilità dei prodotti, specialmente quelli importati e che si trovano a concorrere con il Made in Italy. Allo Spazio Rotative, ospiti della conduttrice Nicoletta Bracchi e del giornalista Thomas Trenchi, sono intervenuti Gabriele Canali, economista dell’Università Cattolica, il presidente di Ainpo (Associazione interprovinciale produttori ortofrutticoli) Filippo Arata, Marco Profumo del consorzio dei vini doc Colli Piacentini e Roberto Gallizioli, direttore di Coldiretti Piacenza.
Si è cercato di capire da quali sfide è attesa la nostra agricoltura, capace di produrre delle autentiche eccellenze, ma costretta a fronteggiare la concorrenza di prodotti che giungono da altri Paesi, di cui non sempre è tracciato con chiarezza il percorso. “All’Europa che uscirà dopo le elezioni – dice infatti Gallizioli – chiediamo di porre attenzione all’italianità e all’origine dei prodotti, auspichiamo pertanto che venga valorizzato il codice doganale della tracciabilità”.
Il made in italy
Contro la concorrenza straniera combatte quotidianamente chi produce l’oro rosso, il pomodoro da industria è infatti fondamentale per la nostra provincia. I numeri lo sottolineano. “La nostra produzione vale il 30% del pomodoro del Nord Italia – dice Arata – stiamo parlando di 150 milioni di euro di valore della materia prima e di una filiera che, tra lavoratori fissi e stagionali, occupa 7mila persone». Lo stesso Arata però avverte: «Stiamo combattendo l’importazione selvaggia di prodotti non controllati”.
Più controlli sono sinonimo di prodotti più sani, il tutto a garanzia del consumatore. Lo evidenzia Marco Profumo, che pone l’attenzione sulla qualità dei vini italiani, piacentini compresi. “Nel nostro Paese – dice – si fanno più controlli che altrove, eppure risulta un minore numero di esiti negativi. È un aspetto, questo, che il consumatore deve conoscere”. Quindi Profumo porta un esempio per rafforzare le sue parole. “La Spagna ha oltre il 5% dei prodotti fuori dai “range” per quanto riguarda i fitosanitari, noi siamo sotto all’1,5%”.
Ma a “Nel mirino” si è parlato anche di cerealicoltura e della filiera lattiero casearia, sottolineando anche l’importanza delle colture per la salvaguardia del territorio collinare e montano. “L’agricoltura nella nostra provincia è importante e influenza la vita di tutti – dice in merito Gabriele Canali – nel Piacentino ci sono produzioni da valorizzare mettendone in mostra le diversità. Rispetto al vino, per il pomodoro è diverso, non c’è infatti tutela di indicazione geografica, tuttavia l’identità è forte e ben riconosciuta. In merito all’oro rosso, quello di Piacenza è un sistema modello per tutto il Nord Italia”.
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