San Lazzaro, un’antenna di 34 metri sorgerà fuori dalla scuola: timori tra le famiglie
01 Maggio 2024 14:47
Sarà il palo numero 100 a sorgere a Piacenza (alto 34 metri), il 178esimo impianto (su un palo coesistono più impianti di telefonia) a vedere la luce nel Comune. Ma gli escavatori che l’altra mattina, dietro la scuola elementare di San Lazzaro, hanno fatto piazza pulita di arbusti e di verde lasciando già pronto il basamento in cemento e metallo che ospiterà la super antenna, hanno agitato e non poco gli animi di residenti, genitori degli scolari, insegnanti, fruitori dell’area in generale. Messaggi di preoccupazione e di rabbia si inseguono infuocati nelle chat dei gruppi di vicinato, mentre il malumore ha già partorito una locandina: “Non drizzate le antenne! – avverte il messaggio che non reca firme ma pare attribuibile a frequentatori dell’area, personale docente e genitori in primis – . Ci saranno anche i permessi, le concessioni, i rilievi, le perizie. Sarà tutto in regola, entro i limiti della nostra legislazione, ma era davvero necessario? E soprattutto, era veramente indispensabile erigere un mostro di metallo alto 30 metri accanto a una scuola dove prima c’erano degli alberi?”. A corredo c’è l’immagine di due bambini di spalle che contro la rete guardano il campo verde che fino a ieri faceva da sfondo.
L’iter
L’antenna ha incassato il parere favorevole di Arpae e Ausl. Dunque, sul rispetto della normativa nazionale, tra le più severe d’Europa (da ieri un po’ meno restrittiva, ma l’antenna di San Lazzaro aveva passato l’esame a gennaio con limiti di emissione molto più stringenti) nulla da eccepire. Il terreno è privato, dunque la concessione (o la vendita) dell’area non è in capo al Comune di Piacenza bensì al proprietario (che nel caso è l’Opera Pia Alberoni). Il Comune, anzi, ha tenuto a precisare, in merito alla prossima installazione, di non avere avuto alcun potere decisionale. Si chiama “Partigiani” il nuovo sito di telefonia mobile nascituro nel Comune di Piacenza, sul terreno di via Cavaglieri.
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