“Mestieri e Tradizioni”, al via il nuovo format di Telelibertà: si parte dal mondo delle api
11 Maggio 2024 01:15
La tradizione rappresenta un prezioso patrimonio culturale, costituito da usi e costumi tramandati di generazione in generazione. Questi elementi diventano vere e proprie regole di vita, radicate nella storia e nell’identità di una comunità.
Sono le istanze che ispirano il nuovo programma di Telelibertà, “Mestieri e Tradizioni”, in onda sabato 11 maggio, alle ore 21.00, che invita a riflettere sulla bellezza e l’importanza delle pratiche artigianali nella costruzione dell’identità e della memoria collettiva di una comunità.
la prima puntata
In tutto tre puntate, realizzate da un gruppo di documentaristi e videomaker che si ritrova sotto le insegne “I Gechi”. La prima puntata si intitola “La danza delle api”, dedicata agli impollinatori, anche conosciuti come insetti pronubi. Qui si sommano le esperienze, i video e le foto di Luigi Ziotti, Marisa Cella, Elisabetta Premoli, Rodolfo Villaggi, con la consulenza tecnica dell’apicultrice Elisabetta Poggi.
“Ogni episodio – spiega Luigi Ziotti membro del gruppo e già autore di diversi reportage non solo naturalistici per Libertà e Telelibertà – si prefigge di narrare storie affascinanti di mestieri tramandati nel tempo, in cui l’uomo si pone in armonia con l’ambiente circostante. Il programma offre uno sguardo intimo e autentico sui mestieri e i costumi che ancora oggi caratterizzano certe comunità locali. Questo progetto nasce da un lavoro di squadra. Il video della prima puntata è stato realizzato con riprese e obiettivi particolari che ci hanno permesso di avvicinarci agli insetti senza arrecare danni. E’ stata proprio Elisabetta a mettere a disposizione i suoi alveari, che si affacciano su un paesaggio dominato dalla Pietra Parcellara”.
le prossime puntate
Nelle seconda puntata del ciclo ecco “San Martino”, video di Paolo Mazzoni (in onda il 18 maggio). Un tempo il giorno di San Martino (11 novembre) segnava la fine dell’anno agrario e quindi il contratto di lavoro, che era annuale e che poteva essere rinnovato oppure no. Per il contadino al quale non veniva rinnovato, significava non solo perdere il lavoro, ma anche la casa. In quel giorno avvenivano quindi i traslochi. Nella terza ed ultima tappa, intitolata “Ultimi”, realizzata da Valentina Cinieri e Giacomo Turco (trasmissione il 25 maggio) si entra in connessione con i testimoni di uno stile di vita legato al mondo preindustriale. Ci sono ancora alcuni “Ultimi”, uomini e donne portatori di tradizioni che con loro scompariranno. Ma le tradizioni produttive e costruttive non scompariranno, finché qualcuno le ricorderà. Nella stessa puntata è prevista anche la visione di “Risorse dai boschi” di Rodolfo Villaggi. Nel giugno del 2006, grazie all’intervento di Piacenza Turismi ed alla partecipazione di numerosi volontari, è stata ricreata in alta Val D’Arda una vera carbunera, un metodo tradizionale con cui in passato si trasformava, direttamente nel bosco, la legna in carbone, un combustibile molto più facile da trasportare perché più leggero e meno ingombrante della legna da cui era ricavato. Il filmato illustra un’attività che fino al dopoguerra era ancora praticata sulle montagne del nostro appennino.
In coda alla puntata conclusiva è in programma il video “Farina di castagne” di Rodolfo Villaggi e Luigi Ziotti. I boschi di castagno sparsi sul nostro territorio non hanno più un interesse economico e sono quasi tutti in uno stato di abbandono. Qualche piccola eccezione però esiste ancora. Con questo filmato, realizzato nel 2011 in Val D’Aveto a Castagnola, vediamo la raccolta, l’essiccazione e la trasformazione delle castagne in farina, una attività tradizionale che coinvolge l’intera comunità, animata per l’occasione dall’associazione Insieme Rilanciamo Castagnola.
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