Novate, i detenuti coltivano la speranza: l’orto del carcere apre le sue porte

11 Maggio 2024 11:39

È senza dubbio l’orto più “segreto” di Piacenza, quello coltivato dai detenuti che abitano il carcere delle Novate e sabato 11 maggio ha aperto le sue porte al pubblico di Interno Verde.

visita alla scoperta dello spazio verde del carcere

La seconda edizione del festival dedicato ai giardini più suggestivi e curiosi della città è stata inaugurata con un evento decisamente inusuale, organizzato grazie alla collaborazione della direzione della casa circondariale: una visita guidata – alla quale hanno preso parte una trentina di persone – che ha permesso loro di scoprire la natura che cresce all’interno del muro di cinta dell’istituto, curata e coltivata dai detenuti stessi grazie a un progetto di notevole impatto e significato.

interno verde per la prima volta alle novate

“Ci troviamo all’interno di uno spazio molto delicato – ha spiegato Giulia Nascimbeni di Interno Verde – ma che proprio per questo incarna perfettamente l’anima del nostro progetto, dove il giardino è soltanto un mezzo per raccontare la socialità e le attività che avvengono in questi spazi verdi. È la prima volta che Interno Verde entra nel carcere di Piacenza, un evento per il quale abbiamo ricevuto tantissime richieste di partecipazione“.

il carcere si apre alla comunitÀ

“Sentiamo crescere da parte dei piacentini – ha spiegato Maria Gabriella Lusi, direttrice del carcere delle Novate – un interesse positivo e costruttivo nei confronti della nostra realtà e questo, per noi, rappresenta uno stimolo per fare sempre meglio. Il nostro obiettivo primario è il mantenimento della sicurezza penitenziaria e nella misura in cui questo obiettivo diventa compatibile con forme di apertura alla comunità esterna, la casa circondariale risponde sempre presente. Tutto questo attraverso esperienze trattamentali diversificate: oggi, ad esempio, parliamo di lavoro e di attività di volontariato da parte dei detenuti, attraverso la coltivazione di spazi. Parliamo del progetto Ex Novo, parliamo di vita penitenziaria. Le Novate è una realtà dinamica e che in situazioni come quella odierna ha l’occasione di crescere insieme alla sua città”.

il progetto ex novo: i detenuti curano gli spazi verdi

Alle Novate la coltivazione è stata avviata nel 2018, insieme agli operatori della cooperativa L’Orto Botanico, i quali hanno destinato un’area alle verdure più comuni, dalle zucche ai pomodori, e un’area alla serra delle fragole. Da questo spazio, tecnologicamente all’avanguardia, si ricavano ogni anno oltre 4mila chili di frutta. Nel febbraio 2024, inoltre, è stata inaugurata un’ulteriore realtà: il laboratorio di trasformazione agroalimentare, per la preparazione di marmellate, confetture e salse. Il marchio Ex- Novo, che contraddistingue questi prodotti, è già noto ai cittadini. Le fragole si possono acquistare alla Coop, gli ortaggi e il miele si trovano al mercato contadino oppure nel chioschetto in legno posto nei pressi dell’ingresso della Casa Circondariale.

UN LAVORO VERO E PROPRIO

“Per i detenuti – ha aggiunto Fabrizio Ramacci della Cooperativa sociale L’Orto botanico – dedicarsi a questo genere di attività rappresenta un’importante occasione per mettersi alla prova. Entrando a far parte di questo progetto diventano dipendenti a tutti gli effetti, assunti dalla cooperativa: devono quindi cimentarsi con un lavoro vero e proprio. Ricevono un riconoscimento economico, importantissimo perché non tutti i detenuti, al di fuori del carcere, hanno delle famiglie in grado di sostenerli. In altri casi, tale riconoscimento serve a mantenere moglie e figli“.

IL SERVIZIO DI MARCELLO TASSI

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