Giovani e volontariato, gli studenti raccontano le loro esperienze: “Ricevuto tanto”

14 Maggio 2024 11:21

Gli studenti coinvolti nel progetto all’Auditorium della Fondazione

È arrivato a conclusione il progetto Giovani e Volontariato in 3D, promosso da CSV Emilia in collaborazione con i servizi educativi dell’associazione La Ricerca e che ha coinvolto 130 studenti dei Licei Colombini, Respighi e Cassinari di Piacenza.

il progetto GIOVANI E VOLONTARIATO

“I ragazzi – ha spiegato Silvia Balordi, referente del progetto per CSV Emilia – hanno avuto la possibilità di conoscere da vicino il volontariato locale, impegnandosi in prima persona nello svolgimento, durante l’anno scolastico, di almeno 20 ore di volontariato all’interno di realtà e associazioni del territorio che svolgono un ruolo fondamentale per il supporto delle persone più fragili”.

l’atto finale del progetto

A conclusione del progetto le classi si sono date appuntamento martedì 14 maggio all’Auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano per condividere la loro esperienza attraverso la presentazione di un elaborato finale. All’evento hanno  partecipato, portando una testimonianza di inclusione e autonomia, alcuni  ragazzi e volontari dell’associazione Gruppo Up di Piacenza, associazione di genitori di bambini e ragazzi affetti da sindrome di Down.

l’esperienza di GIOIA MATTEUCCI ALLA PELLEGRINA

Tra i 130 giovani che hanno partecipato al progetto, ecco la testimonianza di Gioia Matteucci, studentessa del Liceo Colombini: “Ho effettuato le mie ore di volontariato alla Pellegrina, comunità che aiuta persone affette da Aids, Hiv e con alle spalle un passato legato alle dipendenze, a ritrovare una strada da seguire. Un’esperienza che mi ha permesso di conoscere una coppia che all’interno di questa comunità ha ritrovato l’amore. Cosa mi ha dato tutto questo? Mi ha fatto capire che lavorare nel sociale come educatrice è una scelta che non va sottovalutata: ci vuole tanto fegato nel restare accanto a persone che nella loro vita non hanno ricevuto tanto e che si portano dietro un bagaglio di sofferenze importante. Ci vuole tanta empatia e forza per aiutarle al meglio, senza farsi sopraffare dalle loro sofferenze. Penso che continuerò a operare anche in futuro in questo settore, avevo già intenzione di proseguire questa estate il mio impegno da volontaria, vista la gioia che mi ha dato”.

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