“Promuovere un marchio per i vini della Val d’Arda”: l’idea per valorizzare le produzioni

18 Maggio 2024 16:08

Un marchio per i vini della Val d’Arda. Il progetto è stato presentato oggi, 18 maggio, nella sala riunioni della Provincia di Piacenza: “L’asticella della qualità delle produzioni in Val d’Arda, ma anche nelle confinanti Val d’Ongina, Val Chiavenna e Val Chero, va alzandosi di anno in anno – ha spiegato il giornalista Giorgio Lambri, ispiratore e promotore dell’iniziativa – e lo riconoscono anche le guide specializzate che sempre più spesso includono nei loro prestigiosi riconoscimenti le bottiglie prodotte in questa porzione di territorio”.

“Non solo i classici come il Vinsanto di Vigoleno, o le produzioni di realtà medio grandi, ma anche le bottiglie di piccole cantine. Al tradizionale Monterosso, che nella sua allegra semplicità resta un vino bandiera di questa zona, si sono affiancate significative produzioni di Malvasia di Candia aromatica, Gutturnio, vini rossi, passiti e bollicine con metodi classici di notevole pregio” si legge nella presentazione del marchio unico in fase di progettazione, richiamando anche il concetto di “vini di mare sull’Appennino” poiché la presenza delle rocce del Piacenziano diventa “l’elemento distintivo che contribuisce alla qualità particolare delle bottiglie“.

Tutto ciò, secondo i promotori, può trasformarsi in un “formidabile storytelling“ con il quale sostenere un nuovo brand: l’idea di base è dunque quella di un concorso di idee che coinvolga tutte le cantine del territorio per individuare i fondamentali di un marchio unico della Val d’Arda e le caratteristiche che dovranno costituirlo, ma soprattutto le strategie di comunicazione per farlo conoscere fuori dai confini del nostro territorio. Lo step successivo sarebbe poi quello dell’aggregazione di aziende e cantine, sotto l’egida istituzionale dei Comuni di pertinenza e con il supporto economico degli eventuali contributi che l’Ue e la Regione assegnano ai più interessanti progetti di valorizzazione.

A fronte di tutto ciò, i sindaci dell’Unione dei comuni montani dell’alta Val d’Arda, insieme alle amministrazioni di Carpaneto, Alseno e Gropparello, hanno accolto la proposta lanciata dal giornalista Lambri. Fondamentale la collaborazione di Giorgio Milani, fondatore e direttore creativo della società Vbm Comunicazione (Gruppo Libertà) e di Marco Profumo, presidente del Consorzio dei vini Doc dei colli piacentini.

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