Unicoop, presentato il bilancio: “Più luci che ombre, essenziale fare rete”

18 Maggio 2024 08:45

La presidente di Unicoop, Valentina Suzzani

Il punto di forza sono gli oltre 11 milioni di ricavi, i 400 addetti e i 1.300 ospiti, la problematica più urgente da affrontare è il welfare che vive un momento economicamente molto difficile. Tra luci e ombre, è il bilancio della 38esima Assemblea di Unicoop, la coop sociale piacentina specializzata nella progettazione e gestione di servizi socio-sanitari ed educativi che venerdì pomeriggio, presso XNL Piacenza, ha presentato i risultati economici e sociali del 2023 e le prospettive per il 2024.

contesto economico difficile

In realtà, come ha sottolineato la presidente, Valentina Suzzani, sono molte di più le luci. ”Abbiamo realizzato risultati positivi in un contesto economico molto difficile – le sue parole – noi siamo riusciti a fronteggiare tutto questo grazie soprattutto al grande spirito di squadra che anima la nostra realtà, con un bilancio in crescita che supera gli 11 milioni di euro. Cresce anche il numero degli addetti che tocca 400 e degli ospiti dei servizi, saliti a oltre 1.300 tra anziani, bambini, persone con disabilità e famiglie.
“L’impegno di Unicoop è di non fare da soli ma insieme alle Istituzioni e alle realtà sociali del territorio. Crediamo molto nella collaborazione tra soggetti, nella rete, nel welfare di comunità. Sono tante le esperienze che abbiamo in campo e tra queste ricordiamo il centro intergenerazionale Anziani e bambini insieme, un progetto della città di Piacenza e non solo nostro”.

importanti collaborazioni

Per l’anno trascorso, Unicoop cita inoltre tre significative collaborazioni, “con la Fondazione di Piacenza e Vigevano e la cooperativa Brainfarm per il varo delle piattaforma digitale UniKids per le famiglie che hanno i bambini nei propri Nidi, il Progetto realizzato insieme alla Fondazione La Casa Accanto per l’avvio di servizi di co-housing e la collaborazione con la Fondazione Agnelli di Torino per la valutazione scientifica del lavoro in 15 anni di Abi”. Nonostante questi risultati positivi, è stato rivolto alle istituzioni e alla politica una richiesta di maggiore attenzione sul welfare, “che non è in sicurezza e occorre fare uno sforzo collettivo per garantire la sostenibilità economica del settore. Chiediamo un aiuto da parte dello Stato perché da parte nostra ci sarà l’impegno massimo nel 2024 per la piena applicazione del nuovo Ccnl che aiuterà il rilancio delle professioni sociali ed educative con aumenti di stipendi a regime del 15-20 per cento”.

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