Villa Verdi, arrivata la dichiarazione di pubblica utilità: agli eredi 8 milioni
21 Maggio 2024 19:29
Villa Verdi. Il ministero dei Beni Culturali, tramite il direttore generale del settore Archeologica, Belle Arti e Paesaggio, ha notificato ai proprietari della villa di Sant’Agata a Villanova il decreto che ne dichiara la pubblica utilità finalizzato all’esproprio della proprietà che fu del grande compositore Giuseppe Verdi.
VILLA VERDI: 8 MILIONI DI INDENNIZZO
Il provvedimento comprende l’indicazione del valore dell’indennità di esproprio del compendio immobiliare e dei beni mobili che vi si trovano. La cifra dell’indennizzo si aggira sugli 8 milioni di euro, sensibilmente inferiore a quella a cui puntavano gli eredi che hanno 60 giorni di tempo per opporsi davanti al Tar. Il passaggio della pubblica utilità precede il decreto di esproprio vero e proprio che rappresenta l’atto conclusivo di una procedura che nei fatti determinerà il trasferimento del diritto di proprietà in favore dello Stato, traguardo a cui si è arrivati anche grazie al lavoro di un gruppo di giuristi.
villa verdi: stato di abbandono
Ultimamente si sono riaccesi i riflettori sulla condizione in cui versa Villa Verdi, Libertà poche settimane fa ha pubblicato il lamento di un lettore per lo stato di “degrado e abbandono” in cui sembra versare la villa chiusa da un anno e mezzo, da domenica 30 ottobre 2022 quando gli ultimi visitatori furono ammessi nella residenza-monumento.
La svolta si è avuta lo scorso dicembre con la visita del ministro Gennaro Sangiuliano alla villa e il suo annuncio di voler procedere all’esproprio per pubblica utilità, con l’intento di superare i meandri burocratici di un’asta.
VILLA VERDI: LA STORIA
La Villa e tenuta di Sant’Agata fu la casa di campagna acquistata nella frazione omonima di Villanova sull’Arda dal musicista Giuseppe Verdi coi proventi delle sue opere e costituì la sua principale abitazione a partire dal 1851, vivendovi con la seconda moglie Giuseppina Strepponi. Nella residenza di Sant’Agata, Verdi compose il Requiem in onore di Alessandro Manzoni, diretto dall’autore poi nella Chiesa milanese di San Marco la sera del 22 maggio 1874. Oltre a questa composizione, altre opere videro la luce a Sant’Agata, prime tra tutte Aida nel 1871, oltre a Il trovatore e La traviata nel 1853, Un ballo in maschera nel 1859, La forza del destino nel 1862, il Don Carlos nel 1867, Aida nel 1871, Otello nel 1887.
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