A Fiorenzuola “Picnic con l’Arte”: Dalì, Pollok e l’espressione su tela
22 Maggio 2024 01:03
Per tre domeniche consecutive – 12, 19 e 26 maggio – presso il giardino della Scuola dell’Infanzia San Fiorenzo di Fiorenzuola d’Arda, sono stati organizzati, con il patrocinio del Rotary fiorenzuolano, pomeriggi rivolti a bambini ed adulti: si tratta dei “Picnic con l’Arte”.
Con la guida di Alfonso Maffini, eclettico artista di origini piacentine, i partecipanti hanno l’opportunità di seguire un percorso che li porta a conoscere pittori come Pollock e Dalì. Possibile anche cimentarsi con colori e pennelli. Si tratta di un’iniziativa fruibile sia per intero che in modo modulare, preceduta da una merenda gustata su plaid stesi sull’erba. Anche gli adulti, insieme ai bambini, si possono “sporcare le mani”, riscoprendo il loro lato fanciullesco e creativo.
l’incontro mediato da alfonso maffini
Alfonso Maffini, artista poliedrico e mentore dell’iniziativa, ha coinvolto i rotariani presenti in una interessante disamina dei contenuti del progetto. Si è voluta propiziare, con le modalità più adatte, la conoscenza di due grandi pittori: Jackson Pollok , con la sua energica pittura e Salvator Dalì, mago della realtà irreale.
Pollok, con i suoi “lanci” di colore, sembra utilizzare il pennello come il mago usa la bacchetta magica. Qualche volta gli adulti faticano a comprendere la sua arte, mentre i bambini sembrano capirlo con maggiore immediatezza. Il bambino infatti non usa la ragione bensì l’emozione nel leggerlo. Durante i precedenti incontri, sono stati realizzati due arazzi, utilizzando lenzuola di recupero enfatizzando in tal modo l’importanza del recupero delle “cose” che possono così trovare nuova vita, ricevendo un valore aggiunto. Alla grande tela realizzata Maffini ha poi aggiunto un lungo ramo, per poter accogliere l’elemento pittorico evocativo di Dalì.
Dalì ha creato pitture immaginifiche, porgendo a chi ammira le sue opere concetti incredibili: ed ecco che Maffini pensa ad inserire nell’arazzo alcuni corvi, non neri, ma al contrario coloratissimi. La nostra vita è piena di cose e di persone diverse, anche i corvi, nella rappresentazione, devono esserlo nel colore. Ecco quindi evocare l’artista giapponese Yayoi Kusama, con il corvo a pois, e il pittore statunitense Frank Stella con quello a righe; ma il viaggio nell’arte si spinge ancora oltre. Ai corvi viene messo il corno che caratterizza l’unicorno: ecco creati gli “unicorvi”, magici animali che allietano i presenti, in armonia con tutti i colori del mondo. Poi, come attività creativa conclusiva, ancora legata al riuso, ecco aggiungere alle opere una cornice formata da strisce di cartone ottenute da vecchie scatole.
Ultima considerazione lasciata ai presenti: l’arte non crea miracoli, provocatoriamente può essere definita come “inutile”, ma indispensabile per la vita dell’uomo.
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