Diga di Mignano, il Consorzio di Bonifica celebra i 90 anni dell’opera insieme agli alunni

25 Maggio 2024 09:52

Celebrati i 90 anni dall’inaugurazione della diga di Mignano a Vernasca. Il Consorzio di Bonifica di Piacenza, ente gestore dell’opera, lo ha fatto insieme agli studenti della scuola elementare di Cortemaggiore, protagonisti di un progetto didattico i cui elaborati finali hanno vinto sia la fase provinciale sia quella regionale del concorso “Acqua e territorio – i paesaggi d’acqua del cuore” presentando rispettivamente un elaborato dedicato alla diga di Mignano e uno al paesaggio d’acqua dei loro desideri.

“A 90 anni dall’inaugurazione e dell’entrata in funzione della diga di Mignano – interviene il presidente Luigi Bisi  l’opera continua ad essere strategica per la Val d’Arda. È una delle due dighe irrigue della nostra Regione. Costruita per trattenere acqua utile all’agricoltura, contribuisce anche alla sicurezza idraulica dei territori di valle e approvvigiona risorsa per le famiglie di 7 comuni. Negli anni è diventata un simbolo della valle di cui è a monte e per questo è anche utilizzata come luogo di eventi ludici e sportivi”.

IL PROGETTO DIDATTICO

La classe 3a Alfa ha realizzato un video intitolato “Un paesaggio d’acqua. Alla scoperta della diga di Mignano” composto da un collage di disegni, accompagnati da una musica, che raccontano sottoforma di storia cos’è una diga e quali funzioni assolve. A loro il primo premio sia provinciale sia regionale della sezione video di montagna.

La classe 3a Beta ha realizzato un video intitolato “Il paesaggio d’acqua che vorrei” composto da un collage di disegni rappresentativi del paesaggio dei loro desideri in cui giocare e stare insieme alla famiglia e agli amici. A loro il primo premio sia provinciale sia regionale della sezione video di pianura.

STORIA DELLA DIGA DI MIGNANO

La diga di Mignano è stata inaugurata il 24 maggio del 1934. Dopo decenni di operatività al massimo livello, negli anni ‘69-’70, il suo utilizzo ha subìto delle limitazioni da parte dell’allora Genio Civile per l’inadeguatezza della capacità di deflusso del torrente Arda nel tratto vallivo. Negli anni Ottanta del secolo scorso sono subentrati ulteriori limiti di invaso dovuti alla necessità di adeguare la diga alla normativa vigente. Si sono resi dunque necessari significativi lavori di ristrutturazione, iniziati negli anni Novanta e terminati pochi anni fa (finanziati dal Ministero dell’Agricoltura), al termine dei quali è partita, da parte del Consorzio la procedura di collaudo per verificare il comportamento della diga; procedura diventata realtà grazie al significativo raggiungimento di un accordo fra le parti.

Nel maggio 2018, secondo procedura, si è entrati nella fase di sfioro controllato con il raggiungimento della quota di 337,80 metri sul livello del mare (corrispondenti a circa 11 milioni e 400 mila metri cubi) a cui è seguito il mantenimento del livello e il successivo abbassamento graduale fino al ritorno a quota di 335,80 metri sul livello del mare. Il momento della tracimazione, tra tutti il più suggestivo, è stato vissuto con grande coinvolgimento da parte dei cittadini piacentini e delle autorità competenti; in centinaia, infatti, nei giorni dello sfioro, hanno deciso di raggiungere la diga per assistere personalmente a questa fase così importante e spettacolare. Anche dopo questo periodo, la Commissione di Collaudo (appositamente nominata dal Ministero delle infrastrutture e dei Trasporti a cui spetta il controllo delle “grandi dighe”) ha continuato il monitoraggio del comportamento della diga fino alla sottoscrizione del Certificato di Collaudo dell’opera che ne attesta il funzionamento soddisfacente fino al raggiungimento della sua massima capacità. Documento siglato il 19 febbraio 2020.

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