Da Piacenza alla California: “Un anno di scuola con poca teoria e tanti laboratori”

07 Giugno 2024 12:55

Tanti laboratori, più pratica e meno teoria. È così che gli studenti in California, negli Stati Uniti, vivono la loro esperienza educativa: lo testimonia Valentino Marchi, un giovane piacentino di 15 anni che ha appena concluso il suo primo anno scolastico nell’istituto EF Academy di Pasadena, nella contea di Los Angeles. Marchi resterà negli Stati Uniti per l’intero ciclo delle superiori e ha già progetti per il futuro: “Mi piacerebbe frequentare lì l’università, magari al California Institute of Technology proprio a Pasadena”, dice il ragazzo.

Marchi è tornato a Piacenza per alcune settimane durante la pausa estiva delle lezioni. Un’occasione, dunque, per scoprire un modello scolastico ben lontano dal nostro, sia chiaro: nel bene o nel male. “Il lavoro di gruppo è fondamentale nel sistema scolastico in California. Questo approccio ci permette di collaborare con gli altri, aprendo la mente a diverse opinioni e punti di vista per raggiungere obiettivi comuni. Naturalmente, ci sono sfide quando le mentalità sono diverse, ma gli insegnanti sono molto impegnati nell’aiutarci a superarle e a farci lavorare efficacemente insieme”, afferma Marchi.

“Nel sistema scolastico americano, la pratica è altrettanto importante quanto la teoria. Ad esempio, in matematica, oltre alle equazioni e al programma scolastico standard, abbiamo progetti pratici legati al business. Un progetto che mi è particolarmente piaciuto riguardava la creazione di un’azienda, dove dovevamo gestire tutte le spese aziendali in gruppo”, continua Marchi. “In fisica, abbiamo costruito e testato un razzo ad acqua e aria funzionante”.

“L’impatto sociale è un elemento cruciale del curriculum nella mia scuola. Abbiamo una materia chiamata ‘Innovation and Impact’, che si concentra su temi di attualità basati sugli SDG delle Nazioni Unite. Ogni classe affronta progetti che durano circa due mesi e trattano temi come la qualità del cibo, l’uguaglianza di genere o il risparmio idrico. Quest’ultimo argomento è stato particolarmente significativo per me, poiché ho partecipato alla creazione di un’app per il risparmio idrico domestico”, aggiunge Marchi.

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